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Quel pasticcio di laboratorio abusivo scoperto dalla Polizia, finale amaro

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Polizia scopre un laboratorio abusivo di pasticceria presso Borgo Sant’ Antonio Abate, privo di autorizzazione sanitaria e comunale, allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica.

Quel pasticcio di laboratorio abusivo scoperto dalla Polizia, finale amaro

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APOLI- Polizia scopre un laboratorio abusivo di pasticceria presso Borgo Sant’ Antonio Abate, privo di autorizzazione sanitaria e comunale, allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica manomettendo il contatore.

Ieri mattina gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, con il supporto del personale dell’A.S.L. Napoli 1 e della Polizia Locale, hanno effettuato dei controlli ad esercizi commerciali in via Lorenzo Giustiniani.

Come è previsto di questi tempi, gli agenti erano sul territorio anche per esercitare servizio di controllo del territorio, finalizzato a garantire il rispetto delle misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Durante il corso dell’attività i poliziotti hanno scoperto, all’ interno di due terreni di un edificio, una persona che stava producendo prodotti alimentari e dolciari.

Ad avvenuti controlli, è emerso che l’esercizio commerciale, era privo di autorizzazione sanitaria e comunale ed è stato accertato che l’uomo aveva occupato senza titolo i locali da circa cinque anni e si era allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica manomettendo il contatore.

Il responsabile, R.G., 32enne napoletano, è stato denunciato per furto aggravato e invasione di terreni o edifici ed i locali sottoposti a sequestro.

Infine, due persone che si trovavano all’ esterno del forno abusivo sono state sanzionate per violazione delle misure previste dal D.P.C.M. del 22 marzo 2020.

Pare non sia bastato l’ invito del Presidente della Regione De Luca a dedicarsi alla “pasticceria domestica”, e nemmeno il comunicato ufficiale riguardo alle attività di pasticceria, per riuscire a convincere della necessaria chiusura di queste attività, per evitare l’aumento di rischio di diffusione del virus.

Sconfortante è però scoprire le “condizioni” su cui questo laboratorio di pasticceria esercitava.

Auguriamo al proprietario di ravvedersi,  così di poter riprendere l’attività quanto prima, in tempi migliori e “su basi più solide e durature”, così che la sua clientela potrà godersi pienamente tutte le sue creazioni.

Nel mentre è bene pensare alla delicatezza del momento, per niente dolce, dato che l’emergenza Covid-19 non è passata, ma si prospettano mesi e mesi di costante attenzione rispetto ai comportamenti da seguire e norme da rispettare.

Sarà una Quaresima lunga, anche dopo la Pasqua, da affrontare con pazienza e resilienza.
Se non altro, si arriverà alla prova costume, dell’anno prossimo, in perfetta forma! (Sempre che gli scaffali dei supermercati su cui si trovano farine, uova, lieviti… non continuino ad essere svuotati!).

Stéphanie Esposito

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