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Quanto è difficile dirsi addio, Totti e la Roma ai ferri corti

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asciarsi male è spesso l’unico modo per dirsi addio. È tremendo, quasi insopportabile. Eppure, quando una storia finisce spesso succede proprio così. Sì, perché l’amore non può essere a senso unico ed è sufficiente che una sola delle parti abbia ormai deciso che siano arrivati i titoli di coda perché tutto vada in frantumi.

Oggi Francesco Totti ci ha riprovato. Il numero 10  ha dato al tecnico ed alla società l’ennesima dimostrazione di un amore incondizionato, segnando il suo trecentunesimo gol in maglia giallorossa ed evitando così la sconfitta della squadra. Un po’ come fa il fidanzato trattato a pesci in faccia che nonostante tutto cerca di riconquistarsi la considerazione della sua donna, il capitano è entrato al trentatreesimo minuto del secondo tempo ed ha acceso la luce: solo otto minuti dopo il suo ingresso, ha firmato il pareggio. Sta tentando ogni strada pur di vedersi il contratto rinnovato a fine stagione ed il mazzo di rose donato oggi a dirigenza ed allenatore non potrebbe essere più profumato. Spalletti, però, gli ha risposto picche a fine match: “Totti non ha salvato niente, la partita l’ha salvata la squadra. Lui ha calciato in porta come ha fatto anche l’altra volta ed ha dato un buon pallone, se ne dava 3 ne facevamo tre. Gliel’hanno preparata bene, lui questi tiri ce li ha nelle corde ed ha fatto un gran gol dandoci la possibilità di pareggiare la partita. Fa parte della squadra e fa il lavoro che deve fare tutta la squadra. Totti quel gol lo fa anche fra 3 anni e Dzeko soffre il dualismo che si è creato”. Queste sono le dure affermazioni del tecnico di Certaldo incalzato dai cronisti. Nulla da fare, insomma: i fiori sono stati presi e gettati direttamente nella pattumiera, con tanto di bigliettino. Pare che Spalletti abbia ricevuto una precisa indicazione niente di meno che dal presidente Jim Pallotta, il quale non sarebbe intenzionato a far proseguire la carriera di Totti da calciatore nella Roma neppure alla luce delle ultime prestazioni assai convincenti del capitano. È lo stesso Sabatini a rivelarlo con un tocco di rammarico. Lo strappo appare quindi insanabile e a Totti non resterebbe che rassegnarsi all’evidenza dei fatti.

ALTA TENSIONE Si sarebbe addirittura acceso un forte diverbio tra allenatore ed attaccante all’interno del tunnel che conduce agli spogliatoi dell’Atleti Azzurri d’Italia. Testimoni hanno riferito di un faccia a faccia tra i due in cui sarebbero volate parole grosse e addirittura si vocifera di uno scontro fisico. L’indiscrezione, tuttavia, è stata prontamente smentita dallo stesso Luciano Spalletti attraverso una nota diffusa sul sito ufficiale della società che recita: “Quanto leggo mi sorprende molto visto che, essendo stato espulso, non sono rientrato nel sottopassaggio con i calciatori. Ho atteso i giocatori nello spogliatoio e ovviamente ho avuto delle cose da dire visto che non ero contento di come è andata la partita. Smentisco nel modo più categorico che ci sia stata una lite o peggio ancora un confronto fisico con chiunque dei miei calciatori. Io non metto le mani addosso ai miei giocatori. Adesso basta perdere tempo, da domani al lavoro per la gara contro il Torino“. Spalletti sarebbe apparso visibilmente alterato a causa della deludente prestazione della sua squadra, che ha fallito l’opportunità di portarsi a soli tre punti di distacco dal Napoli con lo scontro diretto da disputare tra le mura amiche nel prossimo turno di campionato ed avrebbe strigliato i ragazzi dicendo: “sono dieci anni che fate figure di m…”.

 

Claudia Demenica

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