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Qual’è l’animale verde che … razzola? Un Leghista!

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Leghista doc Leonardo Binda, giovane del Carroccio ed assessore in quel di Orzinuovi (BS), con la sua risposta ad un gioco ha confermato il loro razzismo.

Qual’è l’animale verde che … razzola? Un Leghista!

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RESCIA, 05 NOV – Come si suol dire: “al peggio non c’è mai fine” od anche: “chi nasce tondo non può morire quadro” o ancora: “la mamma degli imbecilli è prolifica e sempre incinta” e via di questo passo. Insomma, molti sono i detti già esistenti ed utilizzabili per riferirsi a persona stupida e, al contempo, anche piena di se per cui proprio non si sentiva il bisogno di averne un altro. Ma negli ultimi anni si è fatto strada un nuovo assioma: “il leghista” e la loro stessa esistenza, nonché il loro comportamento nonché “elevato” pensiero ed azioni non meno “elevate”, ne sono una chiara ed inequivocabile testimonianza e conferma.

Ebbene, alla lunga lista di “leghisti” confermativi della tipologia, a partire dal Caporale, si è appena aggiunto un tal Leonardo Binda, giovane del Carroccio ed assessore in quel di Orzinuovi (BS) che, con la sua risposta al gioco: “indovina la parola che hai sulla fronte”, ha fornito la più classica riprova a conferma dell’assunto.

La domanda con la quale hanno provato a mettere alla prova la “sua intelligenza” era: “É quell’animale… grasso che vive in acqua?“

La foto era quella di una foca ma, l’intelligente leghista non ha saputo resistere a dar riprova del suo forbito pensiero e quindi, tutto convinto, ha risposto: “Un Negro”.

Ecco, come ho su scritto: “chi nasce “tondo” non può morire quadro” ecc ecc e questo assessore leghista ne è innegabile conferma per cui, che dire: bisogna (bisongerebbe) Accettarli!

Intanto mi è venuta voglia di giocare con alcuni amici allo stesso gioco chiedendo:

“L’animale verde che….. razzola?”

Sulla fronte ho posto la foto del “Gallo verde” e, alla fine, la risposta è stata: Un Leghista!

Risposta sbagliata ne più ne meno dell’altra, tanto più perché si chiedeva di un Gallo, non di un pollo, ma che dire, si accetta anche questa.

Comunque sia, a quanto sembra, l’egregio Assessore leghista di Orzinuovi, nel Bresciano, vista la bufera che ha scatenato, con annesse doverose accuse di razzismo, ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco della sua cittadina.

Chiaramente non è mancata la giustificazione del: era un gioco fatto in privato, ed ora minaccia denunce varie. Per lesa maesta? Sic! In pratica questa giustificazione, cone minaccia inclusa ed annessa, è la classica toppa che si mostra peggio del buco dal momento che, chiaramente, il fatto che uno in privato sia razzista e cretino non lo assolve dall’esserlo. E men che meno lo rende idoneo a ricoprire cariche pubbliche.

Ovviamente, questa e ad ora, è la comune prassi nella vita civile ed ancor più se pubblica e politica ma, di fatto, c’è anche da considerare che, nelle file leghiste, queste caratteristiche sembrano invece essere un’ottima nota da curricula. E l’assessore deve averla debitamente annotata nel suo, tanto da meritarsi di essere messo in lista e poi finanche eletto.

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