Il Punto 20 maggio – Analisi, approfondimento e commento di Cronaca, Poitica ed Economia della settimana a cura degli esperti de lavoce.info
La flessibilità che l’Ue ha concesso all’Italia sui conti pubblici non è un diamante: non è per sempre. È uno sconto tutto politico del “burocrate” Juncker per correggere il rigore dando una mano alla ripresa europea. Con un avvertimento: rimanere per il 2016 nell’1,8 per cento di deficit. Non sforare come d’abitudine.
A un mese dal referendum, i sondaggi danno in vantaggio il voto contrario alla Brexit: 44 per cento contro 40. Ma la forbice tra le due scelte si è ridotta rispetto a dodici mesi fa, come si vede nella nostra infografica. L’ago della bilancia è nelle mani dei tanti ancora oggi indecisi.
È legittimo il sospetto che la moda degli accorpamenti tra imprese pubbliche sia solo giustificata dal farne centri di potere politico. Fondere Anas e Fs o gli aeroporti di Milano con quello di Bergamo difficilmente produrrebbe economie di scala. Nascerebbero invece nuovi monopoli a danno dei consumatori.
Nel nuovo codice degli appalti va in soffitta l’aggiudicazione dell’opera pubblica in base al massimo ribasso e subentra il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Più efficiente e trasparente sulla carta. In pratica, complesso da applicare correttamente e (ancora) a rischio corruzione.
Scontentando narcotrafficanti, mafiosi e faccendieri vari, la banconota da 500 euro non sarà più stampata dalla Bce. Continuerà a essere valida ma il suo uso sarà un contrassegno di malaffare. Non a caso è oggi molto diffusa in Spagna, crocevia del commercio di droga.
Prenotate nel 2015 con Airbnb 1,75 milioni di notti, più dell’intera catena di Hilton. La app che fa incontrare domanda e offerta di camere, appartamenti e ville è una delle storie di maggior successo della sharing economy. Regolamentarla? Sì se non se ne uccide la convenienza per i cittadini.
Dà buoni risultati la contrattazione aziendale di bonus legati a guadagni di produttività. Quest’ultima cresce, e più ancora nelle aziende maggiormente sindacalizzate. Un sistema da sperimentare con più coraggio.
a href="http://t.contactlab.it/c/1000009/4540/55017219/40733" target="_blank" data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?hl=it&q=http://t.contactlab.it/c/1000009/4540/55017219/40733&source=gmail&ust=1463825145233000&usg=AFQjCNGwKSOMC6oUybUrum8WCi0JwCzJcw">Un commento di Pierantonio Rumignani all’articolo “Si legge Ttip, si pronuncia disinformazione” di Francesco Daveri e Mariasole Lisciandro
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- Piccoli (e grandi) monopoli crescono
20.05.16
Marco PontiNel settore delle infrastrutture dei trasporti sembra andare di moda l’accorpamento. Fino a proporne anche di bizzarri, sempre sulla base delle possibili economie di scala. Ma c’è un altro criterio da prendere in considerazione: la dimensione minima. Campioni nazionali e autorità di regolazione.
- Codice appalti: come cambiano i criteri di scelta
20.05.16
Guido Nannariello
Con il nuovo codice degli appalti l’offerta economicamente più vantaggiosa diviene il criterio di scelta ordinario per l’aggiudicazione delle gare, mentre si riduce l’ambito di applicazione del massimo ribasso. La riforma è una grande opportunità se si evitano alcuni rischi con scelte coraggiose. - Via la banconota da 500 che piace ai narcos
20.05.16
Luca GalantiniDal 2018 la banconota da 500 euro non sarà più stampata. La decisione è stata presa per contrastare le attività illegali, dalla corruzione al narcotraffico, passando per mafia e terrorismo. Non è invece un incentivo a un utilizzo più ampio della moneta elettronica. Perché il consenso non è unanime.
- Hotel California: la sfida già vinta di Airbnb
20.05.16
Franco BecchisAirbnb, app per chi offre e domanda camere e appartamenti in affitto, penetra nel mercato degli alberghi, con conseguenze su prezzi, qualità e controlli. Opporsi come fanno i tassisti con Uber è una battaglia di retroguardia. L’unica risposta è accompagnare il cambiamento con una buona regolazione. - La contrattazione in azienda fa bene alla produttività
20.05.16
Mirella Damiani, Fabrizio Pompei e Andrea RicciLa contrattazione decentrata è ancora poco diffusa nelle imprese italiane. Eppure, contrattare in azienda premi legati ai risultati può contribuire a recuperare margini di efficienza. Che aumentano se l’accordo è siglato con le rappresentanze dei lavoratori. Effetti della moderazione salariale.
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