Tre esemplari di tartarughe, dopo le cure al Turtle Point di Portici della Stazione Zoologica A.Dohrn, sono stati rimessi in mare, al largo a circa 10 miglia dalla costa, dallo staff dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, grazie alle imbarcazione dell’Hotel San Pietro di Positano e del charter Bluevision.
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tre esemplari sono stati rimessi in mare dallo staff dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, grazie alle imbarcazione dell’Hotel San Pietro di Positano e del charter Bluevision che hanno voluto mettere a disposizione i loro mezzi nautici. Presente anche la Guardia di Finanza di Salerno.
Le tre tartarughe Caretta caretta sono state chiamate Teddy, Conrad e Lockdown- 2 subadulti e un adulto, recuperati nei mesi scorsi nel mare delle isole Eolie, in Sicilia, dall’associazione Filicudi Wildlife Conservation. Tutte e 3 avevano problemi per la presenza di ami nel corpo.
Sono state dunque sottoposte ad un’ operazione al Centro Ricerche tartarughe marine di Portici, e dopo alcuni mesi di riabilitazione ora sono in piena forma e hanno ripreso il loro viaggio in mare.
Intanto, ieri, una Caretta caretta ferita è stata recuperata proprio dal Parco Marino. Nuotava con difficoltà tra gli isolotti di Isca e Vetara, tra le zone A e B dell’area protetta.
È stata la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, con il Maresciallo Romano, ad allertare il Parco Marino che è prontamente intervenuto.
Nel momento del recupero, la tartaruga ha mostrato comunque segni di vitalità, immergendosi e risalendo soltanto dopo molti minuti. Le sue condizioni sono comunque davvero disperate, con brutte ferite, alcune più vecchie, altre più recenti, molto probabilmente dovute a un impatto con un’imbarcazione. È una femmina ed è stata chiamata Miracolo. Ora è al Turtle Point di Portici per un disperato tentativo di salvataggio.
Il Parco, grazie ad un finanziamento della regione Campania, a breve aprirà un centro di primo soccorso a Massa Lubrense. Sono già 7 le Caretta caretta recuperate quest’anno dall”Area Marina Protetta della costiera sorrentino amalfitana che, inoltre, in questo periodo è attiva nel Cilento per monitorare i nidi di Caretta caretta.
Dopo aver individuato diverse tracce e uova, ora si attendono le schiuse. L’Amp cerca volontari per controllare i siti di nidificazione e facilitare l’arrivo delle neonate tartarughine in mare. Sono ben 48 i nidi individuati quest’anno in Campania dal coordinamento regionale gestito dalla Stazione Zoologica A.Dohrn e che vede la presenza dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella che coordina i volontari del Project Mare e del Mare for Sea dell’Amp Regno di Nettuno.
Ieri e oggi le prime schiuse a Castelvolturno e Ascea: le prime tartarughine della stagione hanno raggiunto il mare.