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e vittime accertate del terremoto nell’Italia centrale sono 73 al momento: 53 nel Lazio e 20 nelle Marche. Lo ha riferito la Protezione Civile. Secondo quanto riferito da uno dei responsabili della Forestale di Rieti, i morti ad Amatrice e frazioni sono 63, ma “la situazione è in continuo aggiornamento”.
73 morti accertati, persone intrappolate sotto le macerie, paesi semidistrutti, migliaia di sfollati: è il drammatico bilancio di una notte di terrore nel centro Italia per il sisma di magnitudo 6.0 che ha causato gravissimi danni e vittime ad Amatrice, nel reatino e ad Arquata del Tronto e nella frazione Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Le vittime accertate, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, sono al momento 73, 53 nel Lazio e 20 nelle Marche. Il terremoto, avvertito distintamente in tutto il Lazion, nelle, Marche, in Umbia e in Abruzzo, e’ stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti, a una profondita’ di 4 km. Un sisma “paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila” ha sottolineato il capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Proseguono le scosse: l’ultima di magnitudo 4.9, lungo la dorsale che va dal Reatino all’Ascolano, passando anche per l’Umbria.
I danni più gravi, oltre che ad Accumoli, raggiunta dai Vigili del Fuoco solo dopo tre ore e mezza, si registrano ad Amatrice e a Posta e ad Arquata del Tronto e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Centinaia i dispersi, con molte persone sotto le macerie che si cerca di individuare anche con l’ausilio delle unità cinofile. Il lavoro dei soccorritori è stato complicato dalle tante strade bloccate.
Ad Accumoli un’intera famiglia è stata sterminata dal terremoto. Sono stati ritrovati quattro dispersi, purtroppo tutti privi di vita, sotto le macerie della propria abitazione. Si tratta di padre, madre e i due bambini. Nel paese del reatino epicentro del sisma gli sfollati sono tra i 1.500 e i 2.000. Il sindaco Stefano Petrucci, visibilmente provato e incapace di trattenere le lacrime, ha affermato che “il patrimonio edilizio è a terra”. “Non vedo prospettive di futuro”, ha detto con voce rotta dal pianto, “c’e’ bisogno di solidarietà, dovremo allestire più tendopoli, poi inizieremo a contare i danni”, ha spiegato il primo cittadino. Petrucci ha rievocato la tragedia dell’Aquila con le relative difficoltà nella ricostruzione, confessando che il timore e’ che il piccolo centro di Accumoli venga “dimenticato”.
Due tendopoli sono in allestimento ad Amatrice e ad Accumoli, ha reso noto la Protezione civile. “Si tratta di due campi della Regione Lazio da 250 posti ciascuno – ha spiegato Postiglione – ma altri moduli (di capienza analoga o superiore, ndr) sono già partiti da Abruzzo, Friuli e Molise ed altri sono pronti a partire da altre regioni. Il tema delle aree da scegliere non e’ indifferente, visto che i campi vanno montati evidentemente in aree sicure, lontane da edifici ma anche da versanti a rischio. Naturalmente al momento e’ difficile dire di quanti posti avremo bisogno”.
Ci sarebbero anche dei bambini intrappolati a Cornello, al confine tra Lazio e Abruzzo. Due fratellini romani sono stati estratti vivi a Pescara del Tronto. I comuni colpiti stanno predisponendo i centri di accoglienza per gli sfollati. “La situazione è critica”, ha riferito la Protezione civile regionale. La scossa è stata avvertita in tutto l’Abruzzo e ha seminato paura all’Aquila, dove è ancora vivo il ricordo del sisma di sette anni fa, e delle 309 vittime. E’ crollata anche parte della parete est del Corno Piccolo del Gran Sasso. A Norcia il torrino della facciata della chiesa di San Benedetto è ruotato sul suo asse come successe nel terremoto del 1979, ma non si registrano feriti gravi. A Castelluccio di Norcia, il piccolo borgo che domina l’omonima Piana famoso per la sua fioritura, è crollato un campanile. Nessun danno ad Assisi per le Basiliche di San Francesco, ha riferito il direttore della sala stampa del Sacro Convento. La scossa ha svegliato l’intera comunità francescana.
“Tenete Salaria libera, serve per soccorsi”, è stato l’appello lanciato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha visitato Amatrice e le altre zone colpite.
Evacuato l’ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I vigili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese. Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555. Una frana sarebbe avvenuta sulla parete Est del Corno Piccolo del Gran Sasso,
Altri tre morti accertati ad Arquata del Tronto, nell’ascolano, borgo storico semidistrutto dal sisma
Tre morti, diversi feriti e molte persone intrappolate sotto le macerie delle loro abitazioni. E’ il primo bilancio del sisma di questa notte ad Arqata del Tronto, nell’ascolano. Il borgo storico del paese è semidistrutto. Decine di persone si sono riversate nelle strade. Sul posto squadre dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Carabinieri e Polizia stradale.
Almeno 100 dispersi a Pescara del Tronto
Almeno un centinaio di dispersi sono ancora sotto le macerie a Pescara del Tronto, frazione di Arquata Ascoli Piceno, completamente distrutta dal sisma di questa mattina alle 3.36. Decine di casa vecchie e nuove, oltre alle Chiesa del borgo sono crollate accartocciandosi su se stesse e non lasciando via d’uscita a molti residenti e turisti in prevalenza romani.
I soccorritori, che hanno davanti uno scenario apocalittico, stanno cercando di estrarre vive molte famiglie e gruppi che al momento della scossa stavano dormendo. Tra loro anziani, un giovane di Pomezia e anche bambini. Sul posto ambulanze e mezzi di soccorso, oltre all’elicottero della protezione civile.
Paura e gente in strada ad Alba Adriatica
Panico e gente in strada per tutta la notte ad Alba Adriatica (Teramo), in questo periodo affollata da migliaia di persone in vacanza. La scossa delle 3,36 e’ stata avvertita da tutta la popolazione che si e’ riversata per strada. Le persone sono state svegliate nel cuore della notte dal sussulto delle abitazioni e dal rumore provocato da mobili e utensili che si urtavano tra loro e cadevano; ai piani piu’ alti delle abitazioni, per il movimento provocato dalla forte scossa, in molti hanno fatto fatica a raggiungere le porte delle abitazioni. Per tutta la notte famiglie, anche con bimbi piccoli, anziani e giovani hanno preferito restare fuori dalle case e dagli alberghi. Disagi per il freddo e il forte vento che spira gia’ da un paio di giorni. In molti hanno trovato riparo nelle auto e con abiti di fortuna recuperati da vicini di casa. Molta gente si e’ riversata sul lungomare per restare lontana dagli edifici a rischio crollo. Alcuni anziani presi dal panico hanno accusato lievi malori, ma nulla di grave. Ed è stata sentita distintamente anche in strada pure la seconda scossa, quella delle 4,20 circa, che ha generato un movimento tellurico avvertito anche da chi aveva trovato riparo nelle auto. Anche Alba Adriatica e Martinsicuro, comunque, non si registrano danni a persone e cose, ma solo tanto spavento.
Per vivicentro.it, dal Lazio: Maria D’Auria ed Emilio D’Averio – aggiornamento dal posto e da agenzie (agg. AGI)
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