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Castellammare di Stabia

Protesta a Castellammare: No all’abbattimento dei palazzi nel rione Savorito

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La comunità di Castellammare di Stabia si mobilita contro il progetto di abbattimento nel rione Savorito.Associazioni e residenti reclamano soluzioni concrete e coinvolgimento nell’elaborazione delle decisioni.

Protesta a Castellammare contro l’abbattimento dei palazzi nel rione Savorito: la voce delle associazioni locali

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el cuore di Castellammare, la comunità del rione Savorito si mobilita contro il piano di riqualificazione urbana proposto dal Comune.

Le associazioni locali, “Giovani Arm” sotto la guida di Antonio Sessa e “L’Isola dei Ragazzi” rappresentata da Veronica Santaniello, si preparano a un’azione decisa.Il 26 aprile, con un banchetto informativo, daranno avvio a una raccolta firme e all’organizzazione di un comitato di quartiere, coinvolgendo tutte le famiglie interessate.

Questo movimento nasce in solidarietà alle famiglie residenti nei palazzi destinati alla demolizione, le quali si trovano nell’incertezza riguardo al loro futuro abitativo e affrontano quotidianamente il rischio di essere allontanate dalle proprie case.L’associazione “L’Isola dei Ragazzi” ha radicato la sua presenza nel territorio per oltre tre decenni e, pertanto, possiede una conoscenza approfondita delle realtà familiari coinvolte.

Il loro obiettivo è di portare al tavolo delle decisioni le reali condizioni economiche delle famiglie, tramite la raccolta di informazioni dettagliate e firme a supporto del comitato di quartiere.Si sottolinea l’importanza di promuovere un dibattito costruttivo nel rione, coinvolgendo istituzioni locali, scuole e la comunità ecclesiale per garantire una soluzione concreta e immediata al problema abitativo.

Nel frattempo, mentre scadono i termini per la presentazione delle offerte relative al bando per i lavori di riqualificazione urbana, emerge la mancanza di una risposta adeguata riguardo all’alloggio delle famiglie coinvolte.Il progetto, del valore di 22 milioni di euro, prevede la demolizione degli edifici esistenti e la creazione di nuovi alloggi, ma non fornisce alternative abitative temporanee per i residenti durante i lavori.

Questa lacuna nel piano suscita la forte reazione delle associazioni locali e della comunità del rione Savorito, che si sentono abbandonate e escluse dal processo decisionale.In questo contesto, la protesta delle associazioni rappresenta un richiamo urgente all’amministrazione comunale affinché si adoperi per garantire il diritto all’abitare dignitoso per tutti i cittadini, senza trascurare le esigenze immediate delle famiglie coinvolte nel processo di riqualificazione urbana


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