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e frasi che includono “investimento” e “guadagno assicurato” oppure “capitalizzare” e “soldi facili”: sono esattamente queste, con i loro sinonimi e le metafore, le espressioni di un linguaggio che non può appartenere al mercato finanziario e cioè al cosiddetto trading.
Non esiste niente nel mondo del trading e degli investimenti che possa essere assimilabile ad una certezza.
Le sicurezze, nella realtà dei fatti, non esistono se non per quanto riguarda il proprio passato e i ricordi che ancora non sono stati distorti dalla memoria.
Si può essere sicuri di aver elaborato un certo piano e dei motivi per cui si è adottata una specifica strategia, ma non di cosa accadrà nel frattempo.
I trader professionisti ne sono consapevoli e i principianti dovrebbero partire da questo presupposto: bisogna essere sicuri del fatto che non esistono certezze.
Altrimenti sarebbe molto più semplice e tutti, ma proprio tutti, diventerebbero ricchi in un batter d’occhio.
Quando si parla di mercati finanziari e investimenti, ci si confronta con una realtà in cui acquisire conoscenza e stabilire quali sono le proprie disponibilità economiche ed emotive, può fare la differenza.
Questo tipo di approccio è quello che rende le persone più coscienti del percorso che stanno per affrontare e quindi vicine alla possibilità di riconoscere quelli che potrebbero essere investimenti più affidabili.
Nel mondo del trading e degli investimenti, le parole possiedono un grande valore.
Quasi come in alcune tribù antiche, in cui nominare qualcosa, corrispondeva a creare, a dare vita.
Le parole possono essere funzionali per ingranare la marcia giusta e sono quelle tecniche o settoriali, perché permettono di interagire in maniera equilibrata, all’interno dei meccanismi finanziari.
Equilibrio, lucidità, consapevolezza… a ben vedere non si tratta solo di parole ma di stati d’animo e mentali necessari per il trader.
Operare nel mercato finanziario: quale livello?
Le parole “rendimento e rischio”, queste si, sono una combo utilizzata di consueto dagli esperti del settore.
Ogni operazione comporta un rischio, conoscere i rischi cui si incorre è la chiave.
Il collegamento dalla parola rischio al comportamento del giocatore d’azzardo è molto differente rispetto a quello di un trader.
Sapere che il rischio è insito ed essere consapevoli del livello, permette di fare scelte oculate.
Scegliere strumenti finanziari o soluzioni che non si comprendono a fondo, significa non concedersi la possibilità di stimare il rischio.
Questo tipo di atteggiamento è quello di un principiante che assume un “comportamento distorto”, utile solo a chi ha intenzione di speculare sugli errori di altri.
A questo punto non si parlerà neppure di truffa, considerando che l’errore sta nell’incoscienza di chi intraprende percorsi misteriosi.
L’industria della finanza, tra l’altro, offre una vasta scelta in quanto a strumenti d’investimento; ma non ha interesse a proporne col requisito “semplicità” o la caratteristica “sicurezza” che in molti cercano.
Per quanto concerne quel tipo di investimenti più affidabili di cui si parlava all’inizio, il riferimento è:
- Libretti postali. Si gioca in casa, la garanzia proviene dalla Tesoreria di Stato
- Conto deposito. Il rendimento non è eccellente, ma non bisogna fare altro che aspettare
- In base alla condizione a livello globale, a volte il rendimento è addirittura negativo.
- Se la scelta ricade su società solide; comunque il grado di rischio inizia a salire
- Materie prime, forex, criptovalute. La diversificazione è importante ma è qui che si entra nel campo minato e il rischio si innalza
Spesso non è la scelta dello strumento a fare la differenza, ma la strategia che viene utilizzata dal trader.
Sicuramente, per iniziare evitando truffe o perdite troppo elevate, è opportuno impadronirsi delle competenze basilari e fare pratica con i conti demo (gratuiti) messi a disposizione dalle piattaforme online.
Photo by Austin Distel on Unsplash
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