span style="font-size: 28px;">La Citroen Dyane, auto di grande personalità, molto amata ma anche tanto odiata, ha fatto il suo ingresso sul mercato in agosto del 1967.
La Dyane compie i suoi primi 50 anni e, nonostante ciò, ancora oggi non è rarissimo vederne qualcuna che gira indisturbata e disinvolta per le strade di qualche paesino, ancora in servizio, o in giro la domenica, lucida e brillante, in qualche grande città.
L’oggettivamente un po’ goffa vetturetta francese era nata per sostituire la mitica 2 cavalli. Il confronto con un mito di portata mondiale, l’ha resa inevitabilmente il brutto anatroccolo, riscuotendo un consenso di molto inferiore rispetto alla sua musa ispiratrice. La Dyane nacque perché la 2CV era sul mercato dal 1948 e il suo ‘stilista’ e scultore Flaminio Bertoni, già autore delle mitiche Traction Avant e DS, era scomparso. Il progetto della Dyane fu affidato a Louis Bionier, proveniente dalla Panhard, e poi aggiustato in corso d’opera.
La base meccanica rimase fondamentalmente quella della 2CV, tanto che l’Auto Journal parlerà di “minestra riscaldata”. Eppure la Dyane, allora come oggi, aveva i suoi fan e chi la preferisce alla più gloriosa 2CV.
In Francia fu bocciata dal mercato, nonostante fosse sicuramente più moderna e funzionale della 2CV, grazie alle 5 porte e al portellone per accedere al bagagliaio posteriore molto capiente. In Italia, ebbe un grande successo sia perché l’importazione della 2CV venne sospesa nei primi anni 70 per favorire la penetrazione sul mercato della Dyane, e sia perché, proprio per il mercato italiano, la Dyane fu oggetto di una piccola modifica al motore. La cilindrata salì da 435 cc a 602 cc (da qui la dicitura Dyane 6 rispetto alla primordiale Dyane 4) e i cavalli diventarono 28. Toccherà il massimo dei 35 cavalli nel 1970 con il motore di provenienza Citroen Ami.
La famosa pubblicità in pieno clima di 68, la classificava come ‘L’auto in jeans’ e un più coreografico ‘E’ uno scooter da città e pulmino per il weekend’, con una serie molto simpatica di combinazioni pubblicitarie.
Considerando che la Citroen Dyane è lunga 3 metri e 87 centimetri, 50 anni dopo possiamo dire che è stata un po’ l’antesignana dell’oramai diffusissimo segmento B dei nostri giorni. E’ rimasta in produzione con vendite discrete fino ai primi anni ’80 con soluzioni e una linea ancora originali. Si può affermare che, proprio come la 2CV, si è dimostrata un’auto senza tempo in grado di fare grandissime cose.
I ‘dyanisti’, sfegatati quanto i 2cavallisti, sempre originali e a bordo di mezzi coloratissimi come andavano allora, dal verde all’arancio passando per il giallo, potevano contare sulla particolare leva del cambio “infilzata” nella plancia come la 2CV, tetto in tela o ‘hard-top’ e macinavano chilometri consumando poco. Questo rendeva la Dyane facile preda dei più giovani.
La caratteristica che la rende probabilmente unica agli occhi di tutti, sono le sospensioni in grado di assorbire qualsiasi buca e una fantastica tenuta di strada che, contrariamente a quanto si possa pensare all’apparenza, ne fa un’auto molto sicura. Nonostante non abbiano potuto godere del successo delle ‘auto con gli occhi’, tante Dyane fanno ancora sfoggio di se nei raduni per auto d’epoca e alle fiere di settore, con una fortissima presenza nei raduni dedicati alle Citroen 2cavalli e derivate, che sono tantissimi in tutta Italia ma anche all’estero.
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