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artedì si sono riuniti in video conferenza i Ministri dell’Economia ma, dopo 16 ore di discussione, c’è stata una prima fumata nera.
Prima Fumata Nera Dall’Unione Europea (Lo Piano – Saint Red)
Martedì si sono riuniti in video conferenza i Ministri dell’Economia di tutti i Paesi facenti parte la UE ma, dopo 16 ore di discussione, prima fumata nera generale: non è stato trovato alcun accordo su come gestire la crisi del Coronavirus.
Nonostante il Presidente Mario Centeno, alla fine di questa lunga riunione in video conferenza, abbia affermato che l’intesa è vicina, la seduta è stata rimandata a stamattina alle ore 10.00.
Germania, Irlanda e Francia stanno puntando i piedi non essendo almeno per il momento, disponibili a trovare un accordo su Eurobond e Mes.
“Serve un progetto ambizioso”, cosi’ si sono espressi il Ministro delle Finanze francese La Maire, assieme al collega tedesco Olaf Scholz; mentre il nostro Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si è espresso in questi termini ” E’ il momento delle responsabilità comuni, bisogna fare scelte coraggiose e condivise.
Contro corrente va il Ministro olandese Uopke Hoekstra, sembra non transigere, ha dichiarato che è contrario all’Eurobond, anche in considerazione che, ancora non vi è nessun accordo sull’uso del Mes.
La situazione è in stallo, tutto fermo, nulla di fatto sulle misure da mettere in campo per affrontare la crisi economica conseguente al Coronavirus.
La proposta franco-italiana, prevede titoli del debito comune, i cosiddetti Recovery bond: anche questa possibilità sembra ancora essere in alto mare.
Apriamo parentesi :
Uno Stato appartenente all’Unione Europea, non può stampare moneta, se non ha le riserve auree che garantiscono questa manovra.
I 400 miliardi stanziati in questi ultimi giorni dal nostro Primo Ministro Conte, sono prestiti garantiti al 90% dallo Stato. Saranno le banche ad erogare queste somme.
Speriamo che la notte porti consiglio, che i Ministri trovino un accordo, solo così si potrebbe combattere una crisi che investe tutto il Mondo.
L’obiettivo primario?
Rimane quello di creare una rete di protezione contro le conseguenze del Coronavirus.
Ora non ci resta che attendere e incrociare le dita.
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