Cerveteri- La storia di Marco Vannini e le gesta dei suoi genitori, Valerio e Marina, diventano un libro. Dalla penna dello scrittore Mauro Valentini, viene fuori “la storia” di Marco
La storia di Marco Vannini e la battaglia dei suoi genitori, Valerio e Marina, per far luce sulla verità, diventano un libro. Intervista a Marina Conte (VIDEO)
a href="https://vivicentro.it/author/mariadauria/">di Maria D’Auria
Cerveteri- La storia di Marco Vannini e le gesta dei suoi genitori, Valerio e Marina, diventano un libro. Dalla penna dello scrittore Mauro Valentini, viene fuori “la storia” di Marco. Che non è solo la tragedia che lo ha visto protagonista. Né la ricerca disperata della verità e della giustizia, gridate per anni da “mamma coraggio” e da Valerio. Prima di tutta questa vicenda mediatica e giudiziaria, c’è Marco. Con la sua famiglia. I suoi amici. La sua vita. Poi spezzata, a vent’anni appena.
Marco rivive attraverso il racconto di Marina Conte, fedelmente riportato da Mauro Valentini. Sette mesi per ricostruire e raccontare, in 220 pagine, la vita di Marco, dall’inizio della sua esistenza fino alla tragica morte che, a distanza di 5 anni, cerca ancora la verità tra le aule di giustizia.
“Mio figlio Marco” (Armando Editore) è stato presentato in anteprima nel parco dell’aula consiliare di Cerveteri, la città in cui vive la famiglia Vannini.
“Questa sede non è stata scelta a caso –spiega il Sindaco di Cerveteri Pascucci – rappresenta le istituzioni, quelle che si sono sempre schierate dalla parte di Marina e Valerio. Quando ci siamo indignati per la sentenza d’appello, molti benpensanti dissero che le sentenze non si commentano. Noi non siamo giustizialisti, ma pretendiamo la verità. Aveva ragione chi si è indignato: lo ha stabilito la Cassazione”. E aggiunge: “Ringrazio Valerio e Marina per la dignità mostrata e la capacità di affrontare la peggiore delle tragedie. Ci hanno insegnato come si sta al mondo, nonostante tutto quello che hanno attraversato”.
“C’è tanta vita e tanta speranza in questo libro- afferma Mauro Valentini– e Marina e Valeria me ne hanno insegnata tanta”.
L’incontro tra Mauro e i genitori di Marco è avvenuto quasi per caso, nel settembre 2019, all’Abbazia di Montecassino, in occasione dell’assegnazione del Premio Mattarella. Fu lì che Marina e Valerio decisero di affidare a lui i racconti e la storia di Marco.
“Penso di essere stato un compagno di viaggio silenzioso. Ho cercato di cogliere ogni elemento del loro racconto e di non sprecarne nessuno, neanche i sospiri, perché quando c’è da ricordare una vita così breve e intensa, bisogna cogliere tutto. Lo abbiamo fatto per Marco. Non è un libro contro qualcuno- conclude– ma un libro pieno d’amore. Qui c’è il rammarico di aver perso un ragazzo che avrebbe regalato tanto a questa comunità e attraverso i suoi genitori, riesce a regalare ancora tanto”.
Infatti, i proventi della vendita del libro saranno interamente devoluti ai Comuni di Cerveteri e Ladispoli per attività sociali, per i giovani, nel nome di Marco.
Commossa e un po’ stordita dalla portata dell’evento, mamma Marina ricaccia dentro le lacrime e spiega la scelta di pubblicare un libro su Marco, prima che il procedimento giudiziario si concluda (ndr: l’ Appello bis ci sarà l’8 luglio). “Marco è entrato nel cuore di tutti, ma non tutti lo hanno conosciuto. Attraverso questo libro tutti potranno conoscerlo e apprezzarlo ancora di più, e non soltanto per l’ingiustizia che ha subito”. Marco era molto riservato e a Marina è costato molto rendere pubblica la sua “vita”, ma era un atto dovuto “per amore di Marco e per amore della giustizia”. Papà Valerio prova ad abbozzare un sorriso, immaginando il suo Marco. “Per me era importante far conoscere Marco non solo per la vicenda giudiziaria o per il sorriso della foto, perciò ho stretto i denti ed ho portato avanti questo progetto”.
Marina ha sempre continuato a sentire Marco al suo fianco, per ogni battaglia che ha avviato, per ogni scelta, decisione o iniziativa che ha intrapreso. “È lui che mi dà la forza e il coraggio per fare tutto. Io non ero così. Ero una donna semplice e di casa, ora parlo con politici, giornalisti…”.
I suoi occhi, dietro quegli occhiali scuri, tornano lucidi. Pensa a quanto sia cambiata in questi anni. Marina. ‘Mamma Coraggio. Una donna forte e agguerrita. Dietro quella figura, però, si cela una donna dolce e fragile che solo raramente fa capolino in pubblico. Qualche secondo e l’immagine di Marco torna ancora a dominare i suoi pensieri. Un ghigno si fa strada sul suo volto. “A volte sorrido e gli dico: ma cosa mi hai fatto fare, Marco!”. È come se Marco la spronasse continuamente, anche in questa nuova “avventura”, facendola sorridere. Sorprendendola.
I sentimenti di Marina, dall’inizio della tragedia ad oggi, sono cambiati. La rabbia, che nel profondo resta, cerca di canalizzarla in iniziative degne di lode. Il rammarico più grande rimane sempre l’ingiustizia, quella che un bravo figlio ha subito, pagando con la morte. Di contro, 4 persone che si sono macchiate, a diverso titolo, di gravi colpe e che godono ancora di libertà. La ricerca della giustizia, mai come in questo momento, coincide con la ricerca di un po’ di serenità. È ciò che cercano Marina e Valerio. È ciò che manca a Marco per poter finalmente riposare in pace.
GALLERIA FOTO VIVICENTRO (ph. MD)
VIDEO INTERVISTA A MARINA CONTE (di Maria D’Auria)
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