Preghiere schock contro il Pride di Pompei
S
uccede prima dell’avvio del Pride di Pompei , un gruppo di ultracattolici si riunisce di tutta fretta per recitare un Rosario “riparatore” davanti al Santuario.
Tra il gruppo di fanatici cattolici c’era chi, ancora con pensiero bigotto ha considerato l’omosessualità come una malattia o addirittura “il male”.
Lo stesso prete che seguiva il gruppo di cattolici dichiarava:
“La persona che morirà in questo peccato, brucerà nel fuoco eterno”.
Questo è quanto riportato da fanpage Napoli.
Gesti che collimano con quanto dichiarato dalla Diocesi, che aveva confermato l’impegno per il rispetto di ogni persona e di quanti si trovano in situazioni di discriminazione.
Un uomo ha dichiarato:
“Ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, particolarmente ogni forma di aggressione e violenza”.
Parole queste dichiarate non da un uomo qualunque, ma da Papa Francesco nella recente Esortazione Apostolica Amoris Laetitia
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