Il Caso. «Siamo al cospetto di una vicenda totalmente inventata, presumibilmente frutto delle farneticazioni di una mitomane. È assolutamente palese, non solo per chi mi conosce, che mai avrei potuto molestare una donna». Queste sono le parole del sindaco di Portici (NA) Enzo Cuomo, un ex senatore del Pd, che commenta le accuse mosse contro la sua persona rivoltegli da una imprenditrice che, come riporta La Repubblica, ha denunciato il sindaco per un’episodio risalente a questa estate. Le minacce sarebbero partite sotto forma di “scambi” legati alle questioni concernenti gli appalti pubblici, nella ‘formula’ : “ io ti aiuto sul lavoro ma tu accetti le mie richieste sessuali”.
Le parole del sindaco. Cerca di difendersi dalle accuse mosse verso la sua persona, Enzo Cuomo, infatti dichiara: «Trovo singolare che si rivelino oggi, con estrema dovizia, particolari di una vicenda inventata di sana pianta e risalente, a quanto riferito da un giornale, a cinque anni fa. Sta diventando estremamente pericolosa la tecnica di inventare accuse infamanti per colpire i sindaci e ciò che rappresentano nelle loro comunità, proprio come accaduto di recente al sindaco di Mantova».
Continua: «Naturalmente sono assolutamente sereno ma non sono disposto ad assistere in silenzio al passaggio di questa macchina del fango messa in moto per colpirmi politicamente da ambienti notoriamente ostili già dall’ultima campagna elettorale. Per questo motivo ho già incaricato i miei legali di denunciare per calunnia questa donna e tutti coloro che strumentalmente pensano di utilizzare questa squallida macchinazione per colpire la mia persona e la mia figura politica». (fonte: Il Mattino).
“Il sindaco si denudò” . Il fascicolo è da poche ore all’attenzione della Procura guidata da Gianni Melillo, depositata nella stanza del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, responsabile della sezione che procede, tra l’altro, per i reati contro le cosiddette “fasce deboli”. E la donna dovrebbe essere sentita nelle prossime ore. Rossella B. dice di essere stata fatta oggetto di molestie, alcuni anni fa, nella stanza dell’allora sindaco Cuomo, poco prima che il primo cittadino lasciasse l’ente locale per candidarsi, ed essere eletto, al Senato. La donna racconta di aver ricevuto da Cuomo la richiesta di essere sostenuto sul territorio “per la campagna elettorale” e di avergli dato la propria disponibilità. Ma, subito dopo, ammette anche di aver a sua volta confidato al sindaco di avere problemi economici e di avergli chiesto di essere aiutata a trovare una posizione di maggiore stabilità. “Mi occupavo della vendita di alcuni prodotti”, precisa la donna, in particolare per aziende distributrici di prodotti chimici. Il sindaco, sempre stando al suo racconto, durante uno di questi incontri, in Comune, nel riserbo del suo studio, lontano da occhi indiscreti, l’avrebbe avvicinata e l’avrebbe molestata. “Io ti aiuto ma…”. Le avrebbe chiesto favori sessuali. La signora racconta nei dettagli che “si spogliò” e in un attimo le fu vicino. “Io ero seduta all’angolo della sua scrivania e gli dissi come si permetteva di fare ciò”, ha detto la donna alla Repubblica.
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