Napoli, trovato amianto nelle baraccopoli di Ponticelli e Pozzuoli: si avvia lo sgombero delle famiglie
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l quattro gennaio il sindaco Vincenzo Figliolia ha firmato un’ordinanza di sgombero: dopo le indagini ordinate un anno fa dalla procura di Napoli, gli oltre duecento occupanti dei 48 container di via Dalla Chiesa a Pozzuoli, costruiti come dimora di fortuna durante il terremoto degli anni ’80 e il bradisismo dell ’84, devono andare via entro gennaio. È confermato che in quelle baraccopoli ci sono, oltre alle muffe, anche particelle velenose che si liberano dalle lamiere lesionate. Lo stesso accade nella zona est di Napoli, a Ponticelli, campo bipiani, dove i cassoni costruiti per il terremoto degli anni 80 sono diventate delle vere e proprie dimore. Qui sono presenti dodici blocchi di prefabbricati ammuffiti dove i bambini giocano tra centinaia di fili elettrici aggrovigliati e vicoli attraversati da scoli di ogni genere. Umidità e topi si si intrufolano nelle casette, promiscuità e soprattutto rischio amianto. Parecchi sostengono di aver perso i loro familiari per cancro ai polmoni. Alcuni dopo il terremoto sono riusciti a rialzarsi e a provvedere al fabbisogno della propria famiglia, altri sono rimasti lì, anche se attualmente le baracche sono abitate da persone che non hanno mai avuto una casa, da senza tetto, extracomunitari ed altri. Apparentemente queste sembrerebbero essere le ultime due zone ad essere a rischio amianto, anche se, come sappiamo, a causa delle diverse gare di appalto truccate che si sono susseguite a Napoli, con il tempo, non meraviglierebbe se se ne trovasse traccia anche in qualche scuola.
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