Raid avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 aprile
Raid nella Pompei by night del sesso a pagamento: scassinata una ‘cash machine’ blindata all’ingresso del sito archeologico di Porta Marina Inferiore. Il bottino raccolto dai ladri (nella notte tra il 27 e il 28 aprile) è stato di circa mille euro. Visto l’assalto che i turisti hanno fatto alla città sepolta, nel lungo ponte tra pasqua e il 25 aprile, nel distributore automatico cambia soldi non c’erano molti contanti.
S
e il furto, invece, fosse avvenuto prima di Pasqua il contenuto dello portello blindato sarebbe stato molto più ricco. Al vaglio degli investigatori ci sono le immagini del sistema di videosorveglianza della città archeologica. Telecamere che, però, sono puntate all’interno del perimetro delle antiche vestigia e che, con molta probabilità , non hanno catturato il volto della banda. I carabinieri del posto fisso degli Scavi, che seguono le indagini, stanno, tuttavia, svolgendo un lavoro capillare su ogni singola immagine registrata dal sistema di telesorveglianza installato all’interno degli Scavi. Gli inquirenti sperano, così, di riuscire ad avere, anche, un parziale numero di targa per fare, poi, dei riscontri incrociati con le targhe dei veicoli che, nei giorni precedenti al raid, hanno transitato sul luogo del furto. Il fiuto investigativo degli uomini dell’Arma, infatti, li porta a credere che il colpo sia stato studiato nei minimi particolari nei giorni che hanno preceduto l’entrata in azione della banda. Per scassinare un blindato della portata dello sportello cambia soldi, infatti, è stato necessario utilizzare strumenti altamente di precisione, così, da consentire ai ladri di agire nel minor tempo possibile per non essere visti da eventuali testimoni. Anche se il furto è avvenuto a notte fonda, la visuale della ‘cash machine’ non è coperta da alcun ostacolo e si trova in un luogo molto vissuto al calar del sole da prostitute, trans, clienti e scambisti. Gli investigatori dell’Arma ipotizzano che qualcuno ha visto.
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