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Pompei nel mirino, truffe al call center: arrivano “Le Iene”

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Pompei nel mirino: truffe al call center scoperte da “Le Iene”

Sotto inchiesta un noto call center di Pompei, ad indagare sono state “Le Iene” d’Italia 1 in un servizio mandato in onda ieri sera.

Sono stati due ex dipendenti a svelare come il call center lavorasse in modo disonesto, proponendo ai potenziali clienti contratti vantaggiosi quando in realtà non lo erano.

O

ffrivano tariffe telefoniche a prezzi competitivi e la convenienza era nell’avere il modem gratuitamente. Questo garantivano, ma la verità era un’altra: l’apparecchiatura costava 5 euro al mese, per 48 rate. E se qualcuno avesse scoperto la truffa e avesse voluto disdire il contratto? Avrebbe dovuto pagare una mora di oltre 200 euro.

I due dipendenti che hanno denunciato il tutto hanno dichiarato senza peli sulla lingua: “Dovevamo raccontare balle per telefono per vendere qualche contratto”, “Insomma ci costringevano a truffare le persone”.

Proponevano il modem gratuito, poi nel momento della registrazione del contratto leggevano il documento in modo così veloce da confondere il cliente.

Stefano Agresti, l’inviato delle Iene, è andato a Pompei, nella sede del call center ma non è riuscito ad avere tutte le spiegazioni richieste. Le responsabili, infatti, sono state evasive e sfuggenti.

Vista la situazione il giornalista ha consigliato cautela quando arrivano telefonate di questo genere e di ascoltare bene ogni singola parola che si registra al momento dell’accettazione del contratto.


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