Pompei, il Parco Archeologico rassicura: “Bonifica ordigni bellici, nessun pericolo per i visitatori”
I responsabili del Parco archeologico di Pompei hanno voluto rassicurare cittadini, addetti ai lavori e visitatori circa la presenza di ordigni bellici inesplosi nel sottosuolo dell’area degli Scavi. La notizia, che ha allarmato non poco i lettori, era trapelata a seguito di un’inchiesta portata avanti da IlFattoQuotidiano, pubblicata sull’edizione di oggi.
“Nel progetto di scavo, come in tutti i progetti in generale, è previsto l’obbligo da norma di inserire nel piano di sicurezza la bonifica da ordigni bellici in aree che sono state soggette a bombardamento negli anni passati. Il Parco archeologico di Pompei ha regolarmente redatto il progetto di bonifica, che è eseguita dal Genio Militare che ne ha la competenza” scrive in una nota la direzione del Parco.
Secondo l’esclusiva firmata da Enrico Fierro e Ferruccio Sansa, sotto le aree ancora oggetto di scavi, ci sarebbero 10 pericolose bombe del ’43.
La direzione ha però voluto specificare che “presso i nuovi scavi della Regio V rientranti nel vasto progetto di messa in sicurezza dei fronti di scavo (perimetro che circonda l’area non scavata) previsti dal Grande Progetto Pompei, le attività di indagine sono soggette a una rigida procedura di progettazione e controllo in tutte le fasi. Non è un caso che vi siano coinvolte professionalità differenti, (dagli ingegneri agli antropologi ai vulcanologi, e geologi oltre agli architetti, archeologi e restauratori ) ciascuno per la sua competenza. Nessun rischio, pertanto – termina la nota – né per gli addetti ai lavori che effettuano gli scavi, né per i turisti che visitano l’area”.
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