Lo scontro diretto in zona play off tra Virtus Francavilla e Juve Stabia termina in parità. A decidere la gara sono i due bomber: Nzola e Ripa
PODIO
Medaglia d’oro: a Spider Ripa, che con la sua ragnatela salva la Juve Stabia. Giornata non semplice per Ripa, poco assistito dai compagni e spesso più impegnato a fare a sportellate con i difensori pugliesi che ad attendere il pallone giusto in area; nonostante le difficoltà il bomber gialloblù riesce ad essere decisivo, portando la Juve Stabia al pareggio quando ormai in pochi ci credevano. Prima Ripa sfiora quello che sarebbe stato il vantaggio con la classica incornata sotto porta, respinta, pare, fuori dalla linea dall’estremo difensore del Francavilla. Spider si rifa quando conta di più, quando la sua squadra è in difficoltà: l’inzuccata con cui porta le Vespe al pareggio è certamente più difficile della prima, vista la posizione decentrata, ed evita ai ragazzi di Carboni l’ennesima settimana di passione.
Medaglia d’argento: a Francesco Lisi, protagonista in tutte le occasioni più pericolose delle Vespe. L’esterno romano è nella sua versione migliore, e dopo le ultime gare in sordina, torna a mostrare le sue qualità; le sgroppate del numero 23 sono a tutto campo e diventano decisive sia quando c’è da rincorrere gli avversari, che quando la priorità è la fase offensiva. Così è Lisi che con una grande azione offre a Ripa l’assist per il gol non gol ed a tempo quasi scaduto è sempre l’ex Rimini a sfiorare la rete della vittoria con un destro a giro che Albertazzi toglie dall’incrocio del pali. Cuore, muscoli e qualità.
Medaglia di bronzo: a Nicholas Allievi, che si mette alle spalle l’erroraccio della scorsa settimana. Il centrale difensivo offre una prestazione senza sbavature, al contrario del compagno di reparto Camigliano. Nessuna disattenzione per Allievi, che anzi tenta di far dimenticare il semplice gol sbagliato contro il Matera con una bella rovesciata ben parata da Albertazzi. Presente e costante anche in fase difensiva, inevitabilmente, visto il suo ruolo, è l’ex Fieralpisalò; da applausi è il salvataggio sulla linea ancora su Nzola con cui Allievi nelle battute finali evita il nuovo vantaggio del Francavilla.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Agostino Camigliano, che “firma” la rete del vantaggio del Francavilla. La buona prestazione di Camigliano è rovinata dall’orrore difensivo con cui il difensore spalanca la porta a Nzola per il gol dell’1 – 0. Da matita rossa è la disattenzione di Camigliano, che si fa travolgere da Nzola, bravo a soffiare la palla al difensore stabiese ed insaccare indisturbato Russo. Si rileva, purtroppo, nella prestazione di Camigliano la solita mancanza di personalità e di malizia che porta il difensore a commettere errori decisamente troppo gravi per un calciatore delle sue qualità. Oggi Camigliano ha sulla coscienza due punti pesantissimi.
Medaglia d’argento: a Maxime Giron, a tratti impresentabile sulla fascia sinistra. Il difensore francese è ormai riuscito a far rimpiangere Liotti, ragazzo volenteroso ma autore di tanti errori nella prima parte di stagione. Davvero inaccettabile la prestazione di Giron, che si assesta sui livelli dei suoi quattro mesi alla Juve Stabia; il terzino francese sbaglia tutti i cross che prova a far partire per Ripa e compagni spedendoli quasi al di là dell’impianto pugliese. Allo stesso modo Giron è inconcludente in difesa, dove si fa costantemente sovrastare dagli avversari, fermati solo grazie a vistosi falli puntualmente sanzionati dal direttore del direttore di gara. Ennesima gara da censurare.
Medaglia di bronzo: ad Aniello Cutolo, inspiegabilmente preferito a Marotta e Kanoute. Poche settimane prima di essere esonerato, Fontana spiegò come Cutolo avesse in effetti confessato di aver mollato fisicamente e psicologicamente dopo i problemi avuti nella prima parte di stagione alla Virtus Entella. La domanda allora è inevitabile: perché puntare forte su un calciatore over 30 non al top dal punto di vista fisico e mentale? Anche oggi Cutolo è stato a tratti irritante, riuscendo a sbagliare anche i traversoni più semplici. Emblema della sua prestazione la punizione allo scadere del primo tempo, perfetta per un mancino, battuta in modo semplicemente indecoroso.
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affaele Izzo