Prima vittoria del 2017 della Juve Stabia, che supera la Vibonese grazie alla rete in collaborazione tra Morero ed Anatasov
PODIO
Medaglia d’oro: a Mario Marotta, che con il suo ingresso in campo dà la scossa alla Juve Stabia. Il fantasista gialloblù illumina il grigio pomeriggio calabrese, non solo con il suo ciuffo biondo ossigenato, ma anche con gli spunti che regalano la vittoria alle Vespe. Fin dal suo ingresso in campo al 67esimo minuto, Marotta dà la netta sensazione di avere la voglia di spaccare il mondo dopo qualche settimana passata più in panchina che in campo. La sensazione è assolutamente esatta, tanto che dopo pochi minuti il numero 10 sfiora l’eurogol con un gran sinistro al volo su cui l’ex Russo è costretto alla grande parata. Poco dopo è sempre Mario a conquistarsi il calcio di punizione dalla destra che lui stesso batte perfettamente e su cui la premiata ditta Morero – Atanasov confeziona il gol vittoria. Una super (mini) prestazione da cui ripartire per il 10 delle Vespe.
Medaglia d’argento: a Zivko Anatanov, solidità e concretezza al servizio della squadra. Prova gagliarda per il difensore bulgaro, che, anche quando la squadra non brilla, è il punto fermo su cui puntare ad occhi chiusi. Il match dove usare la sciabola al posto del fioretto è perfetto per Atanasov, che dopo aver difeso per quasi 90 minuti la sua porta, decide di mettere tutti d’accordo sul gol delle Vespe, entrando in rete con tutto il pallone dopo il colpo di testa di Morero e la parata di Russo. Da applausi è poi il salvataggio con cui Zivko poco dopo salva un gol praticamente fatto, nonostante il fuorigioco segnalato dal guardialinee. Atanasov non poteva festeggiare in modo migliore la prima, meritatissima, convocazione in Nazionale.
Medaglia di bronzo: a Danilo Russo, che si fa perdonare l’erroraccio di sabato scorso. La giornata non sembra delle migliori per il portiere gialloblù, che dopo pochi minuti smanaccia in modo non impeccabile un cross per niente pericoloso. Quello della Vibonese non è certo un assedio ma Russo risponde sempre presente agli squilli dei calabresi; sulla punizione potente ma centrale di Saraniti l’estremo difensore blocca con qualche difficoltà la sfera, evitando comunque pericoli. Che la defaillance della scorsa settimana sia ormai superata, Russo lo dimostra con un intervento superbo su Favasuli; l’ex capitano della Juve Stabia spara a botta sicura da pochi metri ma Russo è fantastico nel salvare il risultato e la vittoria delle Vespe. La saracinesca si è nuovamente abbassata.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, nella cui gara regna il nulla mischiato al niente. Prestazione da horror per l’ex attaccante del Latina, che non fa nulla per essere minimamente pungente o pericoloso. La punta non va a contrasto con gli avversari, non dà profondità, non riesce a duettare (non solo per colpa sua) con gli esterni, commette falli inutili; insomma, osservando oggi Paponi è sembrato di rivedere in campo il Gomez della scorsa stagione. A ciò si aggiunga la follia dell’attaccante, che a tre minuti dal termine della gara appoggia in rete la palla a gioco ampiamente fermo, beccandosi il secondo giallo e la conseguente espulsione. Gesto inaccettabile per chi è stato acquistato per fare la differenza. Non segnare nell’arco di una gara non autorizza certo a farlo a gioco fermo, al cospetto di un arbitro che nei 90 minuti aveva ampiamente dimostrato di essere a dir poco severo e pignolo.
Medaglia d’argento: ad Aniello Cutolo, che continua a deludere le attese riposte in lui. Ammettiamolo, nessuno si aspettava un calciatore in grado da solo di vincere un campionato, ma nemmeno il fantasma che sta scendendo in campo in queste settimane. Il match di Cutolo conta una quantità di falli propria di un difensore più che di una punta, tante proteste all’indirizzo del direttore di gara ed i soliti dribbling poco riusciti. Emblema della gara dell’ex Entella è il recupero subìto ad opera di Favasuli, calciatore che non fa certo del dinamismo e dei muscoli le sue armi migliori, che senza troppi affanni riesce a raggiungere in corsa Cutolo ed a sradicargli il pallone dai piedi. Non è certo un caso che l’avvicendamento tra Cutolo e Marotta abbia cambiato totalmente la gara.
Medaglia di bronzo: al duo Capodaglio – Izzillo, davvero poco brillante quest’oggi. A fare rumore è la prestazione deludente di Capitan Capodaglio, sempre un baluardo praticamente perfetto in campo. Non si può certo avere l’argento vivo addosso, quindi è più che comprensibile il pomeriggio di flessione del numro 4 della Juve Stabia. Dispiace per Izzillo, che sembrava essersi rigenerato dopo la rete al Fondi; c’è da sperare che la vittoria odierna funga da iniezione di entusiasmo e fiducia per tutta la squadra. Bene invece Stefano Salvi, i cui muscoli sono stati determinanti nei momenti difficili della gara.
R
affaele Izzo