Esordio col botto per la Juve Stabia, che domina al De Simone superando con un netto 0 – 3 il Siracusa. A segno Paponi, Canotto ed El Ouazni
PODIO
Medaglia d’oro: a Max Carlini, che ci ha messo pochissimo a prendersi la Juve Stabia. Il Conte Max ha doti tecniche, fisiche ed intelligenza tattica che gli consentono di ricoprire qualsiasi ruolo dalla metà campo in avanti. Schierato da mezz’ala al fianco di Mastalli e Canotto, Carlini non sbaglia nemmeno uno della miriade di palloni che passano per i suoi piedi: essenziale quando c’è da fare la giocata di prima; il giusto lezioso quando i ritmi lo consentono. Il 29 amoreggia a tutto campo con la sfera, apparendo in più di un’occasione anche sulla linea dei difensori pur di rincorrere avversari e recuperare palloni. Musica Maestro!
Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, primo marcatore del campionato stabiese. Il 10 della Juve Stabia si lascia scivolare addosso le solite perplessità, e le voci di mercato, che hanno accompagnato i mesi estivi, aggiornando le sue personalissime statistiche, mandando un chiaro messaggio a chi non lo considera bomber di razza ma, soprattutto, sbloccando il match di Siracusa. Rete “inzaghesca” per Paponi, che apre le marcature stabiesi bruciando Bertolo sullo scatto e poi fulminando Messina con un destro secco; rete che segue la fucilata che aveva centrato il palo e con cui l’ex Latina era già andato pochi minuti prima vicino a sbloccare la gara. Garanzia.
Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, pallina impazzita del flipper gialloblù. Che il 18 fosse carichissimo in vista dell’esordio in campionato era stato chiaro già nella mattinata, con il suo post sui social che trasudava voglia di fare bene. Canotto trasforma l’adrenalina in giocate di alta scuola sull’out sinistro, fascia che lo vede spesso volare ma anche rotolare, a causa del trattamento “di favore” che gli riserva la difesa del Siracusa. Quasi imitando Alex Del Piero nella semifinale mondiale 2006, Canotto sfreccia alla sinistra di Mastalli (Gilardino), superandolo e chiamando palla, che puntualmente arriva: da lì la giocata da illusionista è tutta di Canotto, che salta due uomini prima di beffare Messina. Rock n’roll.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Fabrizio Melara, il meno brillante nell’undici stabiese. L’esterno ex Benevento appare ancora ingolfato, probabilmente a causa dei carichi di lavori non ancora smaltiti, e di una struttura fisica che richiede maggior tempo per dare il meglio. Nonostante la condizione fisica ancora non gli consenta di brillare, la tecnica individuale del 7 è cristallina ed a sprazzi mette in difficoltà la retroguardia aretusea.
Medaglia d’argento: agli infortuni di Viola ed Aktaou, indisponibili per il derby del De Simone. Dopo un precampionato senza intoppi, il forfait alla prima di campionato di due titolarissimi non può che rappresentare un rammarico. Di contro, le assenze dei due calciatori, hanno mostrato ulteriormente la completezza dell’organico della Juve Stabia, ampiamente in grado di sopperire ad ogni infortunio.
Medaglia di bronzo: ai piacevoli “problemi” di abbondanza che dovrà gestire Mister Caserta. E’ obiettivamente difficile trovare altri aspetti non positivi nella prestazione della Juve Stabia, quindi ci affidiamo ad una riflessione diversa. Il match di stasera conferma come il trainer stabiese avrà spesso l’imbarazzo della scelta, dovendo prendere decisioni non semplici, vista la forza della sua rosa, cercando di trovare il giusto equilibrio tra i tanti top player a sua disposizione. Siamo sicuri però che Mister Caserta sia ben felice di avere questi “problemi”.
R
affaele Izzo