Gara con poche emozioni al Massimino di Catania quella tra Sicula Leonzio e Juve Stabia. Unico sussulto, il rocambolesco calcio di rigore siglato ed annullato ai padroni di casa
PODIO
Medaglia d’oro: a Luigi Viola, tornato metronomo del centrocampo. Prestazione di sostanza quella del numero 15 della Juve Stabia, che detta bene i tempi sia in fase di interdizione che di costruzione. Gara che inizia male per Viola, che spende subito il cartellino giallo per rimediare ad uno suo stesso errore; nonostante l’handicap del giallo sulle spalle, il centrocampista gioca senza paura, risultando, soprattutto nel primo tempo, uno dei pochi in palla tra le Vespe. Nella ripresa Viola va vicino al gol della vittoria con un bel calcio di punizione dal limite dell’area siciliana.
Medaglia d’argento: a Santiago Morero, che guida con sicurezza il pacchetto arretrato. Match da leader per il centrale argentino che non appare mai sofferente per le sgroppate di Arcidiacono e compagni. Morero detta i movimenti dei compagni, alzando anche la voce quando serve dare la sveglia ai suoi. Il Capitano si rende anche pericoloso in zona avanzata, rispondendo spesso presente su corner e calci piazzati verso la porta della Sicula Leonzio.
Medaglia di bronzo: a Simone Simeri, poco fumo ma tanto arrosto. Non sarà elegante nelle giocate, non avrà il tocco dei grandi, ma la punta di proprietà del Novara è l’unico che nel reparto avanzato crea scompiglio, cercando di trovare anche con la forza la soluzione positiva. E’ da una pregevole iniziativa del 9 stabiese, palla rubata al difensore, dribbling e assist delizioso per Paponi, che nasce la rete annullata alla Juve Stabia per il fuorigioco proprio di Paponi; come la scorsa settimana nello scampolo di gara giocato con il Lecce, Simeri gioca all’arrembaggio quello che gli viene concesso, mostrando voglia e determinazione. Ferma restando la necessaria crescita, nulla può essergli rimproverato.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Pietro Dentice, condizionato dal penalty procurato. Il terzino destro non riesce a scrollarsi di dosso il fallo con cui concede il calcio di rigore alla Sicula Leonzio, rimanendo poi bloccato, soprattutto mentalmente, per il resto della gara. Forse anche complice un ruolo non suo, Dentice si fa vedere poco in fase di cross, preferendo rimanere rintanato a fronteggiare le iniziative dei siciliani: troppo timido.
Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, troppo poco incisivo. Va detto che la punta ex Latina aveva timbrato il cartellino, rete annullata per fuorigioco, ma nel complesso la prestazione di Paponi ha mostrato troppo poco. Quasi nullo il lavoro sporco fatto, se confrontato con quello di cui è stato protagonista Simeri, così come poca è stata la leadership nel motivare i compagni nei momenti difficili della gara. Da lui ci si aspetta sempre che si carichi la squadra sulle spalle, se non con i gol, con atteggiamento da leader.
Medaglia di bronzo: ad Alessandro Mastalli, meno “tuttocampista” del solito. Nella mediana colma di ex Juve Stabia, Esposito e Marano brillano più dell’attuale centrocampista della Juve Stabia, che non riesce ad accendere la lampadina delle idee; per Mastalli pochi inserimenti, nessun tentativo dalla distanza e poche trame di gioco costruite. Piccolo passo indietro rispetto alla prestazione da giovane leone messa in campo la scorsa settimana.
R
affaele Izzo