La Juve Stabia chiude il campionato centrando il quarto posto che vale il secondo turno playoff. Decisivo il punto portato a casa al Granillo contro la Reggina
PODIO
Medaglia d’oro: Filippo Berardi ed alla sua vivacità. Il numero 20 della Juve Stabia ha il merito non solo di conquistare il calcio di rigore segnato, non senza difficoltà, da Sorrentino, ma anche di giocare con la tenacia e la fame che chiede Caserta. Prestazione di qualità per Berardi che, partendo dalla sinistra, svaria su tutto il fronte d’attacco: che il suo rendimento sia in crescita è palese; la speranza è che possa impennarsi nelle prossime gare.
Medaglia d’argento: a Gabriel Strefezza, a proprio agio anche da trequartista. Gara in un ruolo insolito per il brasiliano, schierato come fantasista puro anziché da esterno, e che non soffre il cambio di ruolo. Sempre nel vivo del gioco, Strefezza sveglia la Juve Stabia con la staffilata di destro che fa tremare il palo di Licastro, e risultando tra gli elementi che suona la carica dopo la rete di Mezavilla. Quantità e qualità.
Medaglia di bronzo: a Lorenzo Sorrentino, bravo e fortunato dal dischetto. L’ex punta della Samb torna al gol, che mancava dal derby con la Paganese, consegnando alle Vespe il preziosissimo quarto posto. Per cuori forti la trasformazione dal dischetto di Sorrentino, che prima si fa parare la conclusione dal portiere amaranto e poi scaravanta in rete la palla sulla respinta. Pochi palloni giocabili per il 32 gialloblù, bravo e caparbio a dare fastidio ai difensori della Reggina. Il gol di oggi può essere per lui una iniezione di fiducia.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Pietro Dentice, da rivedere in entrambe le fasi di gioco. Il terzino destro non riesce a scrollarsi di dosso il momento non brillante, fungendo da assistman involontario, e sfortunato, per la rete con cui Mezavilla apre il match. Poca o nulla l’assistenza alla fase offensiva da parte di Dentice, che non brilla per spirito di iniziativa e precisione al cross. Fermo restando l’imprescindibile recupero di Nava, Franchini ad oggi sembra offrire maggiori garanzie.
Medaglia d’argento: ad Alex Redolfi, un pizzico troppo incerto in fase di copertura. Il centrale difensivo stabiese soffre gli attaccanti della Reggina, in special modo Bianchimano, forse anche alla luce di un ritmo partita che non può essere certo dei migliori. Costretto in più occasioni al fallo, ed alla conseguente ammonizione, Redolfi non pare brillare in quella che poteva essere una buona occasione per candidarsi alla maglia da titolare nei playoff, in virtù delle noie fisiche di Marzorati.
Medaglia di bronzo: a Paolo Branduani, in una partita tranquilla, dove prende gol solo perchè Mezavilla si inventa un gran tiro, alla fine la combina grossa su Bianchimano. Per fortuna della Juve Stabia, l’arbitro considera l’episodio solo uno scontro di gioco.