Nel recupero della gara della 15esima giornata, sospesa per nebbia, Matera e Juve Stabia pareggiano 2 – 2. Ad i gol della prima frazione, segue una rete per parte anche nella ripresa
PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Lisi la cui vena realizzativa si accende in trasferta. Il calciatore romano può ormai essere definito come il “Giaccherini” della Juve Stabia, grazie alla sua duttilità fuori dal comune che gli consente di giocare, e rendere bene, in svariate posizioni. In questa stagione Lisi è stato schierato come esterno alto, a destra ed a sinistra, come mezz’ala a centrocampo, come terzino destro e nella scorsa gara anche da terzino sinistro. Oggi, tornato nella sua posizione naturale, il 23 ha ripreso a macinare kilometri sulla fascia, accendendosi poi sotto porta come spesso succede. Da opportunista è il tap-in ravvicinato con cui Lisi regala, non senza qualche brivido, il vantaggio alle Vespe, festeggiato poi insieme all’amico Capodaglio mimando l’accensione proprio di una Vespa. Prestazione di quantità e qualità.
Medaglia d’argento: a Yaye Kanoute, ancora decisivo in zona gol. Se sabato era stato proprio lui a sbloccare il risultato, questa volta Yaye regala il vantaggio a Lisi con una azione tambureggiante sull’out destro. Doppio dribbling sugli avversari e cross teso ideale per i compagni al centro dell’area. Altra partita di sostanza del senegalese, sempre una spina nel fianco per gli avversari ed allo stesso tempo bravo ad aiutare i compagni anche nella fase di copertura. Spesso infatti si vede come il numero 7 sia nella propria area di rigore, pronto a spazzare la palla ed allontanare la minaccia del Matera.
Medaglia di bronzo: a Danilo Russo, che abbassa la saracinesca gialloblù. L’ex di giornata fa disperare i tifosi lucani con interventi reattivi e decisivi, che danno un contributo enorme al buon pareggio portato a casa dalla Juve Stabia. L’estremo difensore stabiese è perfetto nel respingere le conclusioni degli attaccanti del Matera, che, soprattutto nella seconda metà della “ripresa”, arrivano con estrema facilità dalle sue parti. Russo è bravo ad intervenire sia sui palloni alti che sulle conclusioni basse: proprio dopo il pareggio dei padroni di casa, il numero 22 è decisivo con la sua respinta sul colpo di testa quasi a botta sicura di Meola.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: alla poca personalità mostrata oggi dalla squadra di Fontana. Difficile giocare su un campo come quello di Matera, contro un organico forte e ben guidato da un allenatore che in Lega Pro è una garanzia. La Juve Stabia ha accusato i fattori appena elencati e, dopo il gol arrivato un po’ a sorpresa, si è sgonfiata progressivamente. La rete di Lisi ha dato via ad un monologo dei lucani, che hanno sovrastato le Vespe, più che sul piano prettamente tecnico, su quello invece della personalità. Solo un grande Russo e tanta imprecisioni del Matera in zona gol hanno impedito che la supremazia dei padroni di casa andasse ad intaccare anche il risultato di parità.
Medaglia d’argento: alla difesa, in costante e netta apprensione per tutta la durata di questo recupero di gara. Le defaillance hanno contraddistinto tutta la fase difensiva ed i movimenti della retroguardia della Juve Stabia, spesso sorpresa dalle incursioni degli uomini di Auteri. Purtroppo a spiccare è stato ancora una volta Liotti, dalla cui zona di copertura sono partiti gli attacchi più pericolosi alla porta di Russo. Anche l’occasione più ghiotta per il Matera, e clamorosamente sprecata da Negro, è stata avviata da un bizzarro colpo di testa proprio di Liotti che ha rimandato indietro un rinvio del suo portiere.
Medaglia di bronzo: alla prestazione di Izzillo, meno brillante del solito. Il terreno di gioco ed il tipo di gara, maschia e basata molto più sul confronto fisico che tecnico, non hanno certo favorito il centrocampista sardo, le cui verticalizzazioni sono state quasi del tutto assenti. Giusta la sostituzione scelta da Fontana, così da concedere ad Izzillo qualche energia in più in vista delle ultime due partite dell’anno.
R
affaele Izzo