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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Siracusa 1 – 0

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La Juve Stabia conquista tre punti fondamentali per la sua classifica nel derby della fratellanza con il Siracusa. A decidere il match Capitan Mastalli con un rigore nel finale

PODIO

Medaglia d’oro: a Luigi Viola, dominatore del centrocampo. Prestazione rocciosa ma anche di qualità del centrocampista napoletano, autentica diga quando c’è da rompere il gioco del Siracusa, e ponte nel momento di innescare i propri attaccanti. Nel primo tempo sono almeno tre le palle recuperate da Viola, bravo a sradicare di forza la sfera dai piedi del centrocampista di Siracusa; tra l’altro solo un grande Tomei riesce a negare la rete, che sarebbe stata stra meritata, al mediano gialloblù. Inamovibile.

Medaglia d’argento: a Filippo Berardi, entrato in campo con l’argento vivo addosso. Il numero 20 della Juve Stabia conferma come sia in netta crescita, indirizzando con il suo ingresso la gara sui binari gialloblù: a proposito di binari, Berardi è un frecciarossa sull’out destro e con una giocata da campioncino conquista il rigore poi trasformato da Mastalli. Degna di lode, ovviamente, anche la freddezza del Capitano dal dischetto, nonostante il ruolo “improvvisato” di rigorista.

Medaglia di bronzo: a Simone Simeri, a cui manca solo la rete. Probabilmente, se in Serie C ci fossero statistiche da Serie A, il contachilometri dell’ariete stabiese farebbe registrare numeri altissimi. La sensazione è che in questo momento Simeri sia forse il calciatore più importante per i destini delle Vespe; la punta lotta, corre, contrasta, riuscendo a mantenere la giusta lucidità sotto porta. Se il 9 non trova il gol è solo a causa di un Tomei in grande spolvero ed al muro di Turati sulla sua conclusione nella ripresa.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Fabrizio Melara, decisamente poco incisivo. Che le sorti della Juve Stabia nei playoff dipendano (anche) dalla condizione dell’ex Benevento è palese, come il fatto che oggi il 31 abbia mostrato che la strada verso la forma migliore siancora lunga. Pochi i guizzi di Melara, che ha sempre preferito accentrarsi, tentando la giocata spesso forzata, piuttosto che andare sul fondo. La tecnica individuale è da urlo, la condizione che la deve supportare ancora no.

Medaglia d’argento: a Bruno Vicente, non “geometrico” come nel resto della stagione. Il regista brasiliano è uno degli elementi che sembra più bisognoso di rifiatare, dopo essere divenuto (giustamente) un insostituibile nello scacchiere di Caserta: impreciso ed in generale poco propositivo nel lancio lungo, specialità del suo repertorio, Vicente non è riuscito a dirigere la squadra, dando ritmo con le sue giocate.

Medaglia di bronzo: ai due terzini, Crialese e Dentice, poco incisivi in fase di spinta. I due difensori della Juve Stabia non hanno certamente sofferto le iniziative del Siracusa, pericoloso solo dalla distanza, ma il contributo dato alla manovra offensiva delle Vespe è stato minimo. Pochissimi i cross dal fondo e le sovrapposizioni a Strefezza e Melara per Dentice e Crialese, entrambi per motivi diversi non al top della forma. Da sottolineare, in senso opposto invece, l’ennesimo buono scampolo di gara di Franchini.

R

affaele Izzo


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