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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Rende 1 – 0

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Esordio al Menti vittorioso per la Juve Stabia, che supera il Rende con il minimo scarto grazie alla rete di Daniele Paponi

PODIO
Medaglia d’oro: a Luigi Canotto, migliore in campo per la seconda volta consecutiva. Dopo un inizio di stagione condizionato da una preparazione fisica un po’ affrettata, l’esterno offensivo ex Trapani sta mettendo in luce tutte le sue qualità. Altra grande prestazione e, soprattutto, altro assist decisivo per la rete che consente alla Juve Stabia di portare a casa i tre punti. L’accelerazione con cui, al 40esimo del primo tempo, il numero 18 salta il suo avversario sull’out sinistro è bruciante, così come “solo da appoggiare in rete” (per usare la descrizione di un gol ben più importante: Semifinale Mondiale 1982 Italia – Polonia, doppietta di Paolo Rossi) è il pallone servito a Daniele Paponi. E’ la rete che rilancia le Vespe e che segna, in tutti i sensi, un nuovo capitolo della storia di questa stagione. Da apprezzare anche l’importante lavoro in fase di copertura e ripiego difensivo ben fatto da Canotto.

Medaglia d’argento: a Daniele Paponi, che con la sua rete decide una gara per lunghi tratti bloccata. Gara non appariscente quella dell’ex punta del Latina, ma estremamente concreta nella sua semplicità. Due palle gol avute ed un gol realizzato: percentuale di realizzazione del 50%. Dopo un colpo di testa ravvicinato e che avrebbe dovuto indirizzare decisamente meglio, il numero 10 stabiese si prende la rivincita capitalizzando al massimo l’invito di Canotto. Gol decisivo, impegno e tanto lavoro sporco per il centravanti cresciuto nel Bologna; se riuscisse a far salire quel 50% del rapporto gol – occasioni avute, sarebbe un calciatore devastante. Ad ogni modo, la doppia cifra si avvicina sempre più.

Medaglia di bronzo: a Luigi Viola, metronomo del centrocampo stabiese. Ad oggi è Viola il motore della squadra di Caserta e Ferrara, il calciatore cui affidare il pallone quando scotta o quando la giocata diventa difficile. Altre prestazione di spessore per il centrocampista napoletano, che ben dirige la squadra dispensando palloni, dinamismo ed intelligenza tattica. Ci sta che non tutti i palloni smistati possano essere col “contagiri”, ma per il lavoro che fa, è giusto perdonare a Viola qualche errore. Il numero 15 detta i tempi senza trascurare il lavoro sporco e di contrato sugli avversari: fioretto e sciabola.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: al nervosismo finale dovuto al gol (poi non gol) Simeri – Lisi. Dispiace che una bella serata, conclusasi con la vittoria, sia stata in parte “sporcata” dalla reazione di Simeri contro il compagno di squadra, reo di avergli soffiato il gol del raddoppio. Va detto che probabilmente la palla sarebbe stata spazzata dal difensore, quindi l’intervento di Lisi è stato giusto più che egoista e, rivedendo le immagini, è da sottolineare che il fuorigioco sbandierato è un errore macroscopico della terna arbitrale. Al netto di queste precisazione, vedere Caserta fiondarsi sul suo attaccante per placare la sua reazione non è stato un bel segnale. Il gruppo prima di tutto, sperando che l’episodio sia già chiuso, chiarito e dimenticato.

Medaglia d’argento: a Valerio Nava, troppo impreciso al cross. Tanta generosità e corsa nella gara del terzino destro, che sbaglia però troppe volte la misura del cross. Almeno due i traversoni “comodi” e potenzialmente decisivi sbagliati dal 7 tra la disperazione dei compagni. Serve un pizzico di freddezza in più.

Medaglia di bronzo: a Filippo Berardi, che non incide all’esordio al Menti. Gara subito in salita per il giovane esterno, atterrato dopo pochissimi minuti con un brutto fallo che ha il valore di un segnale da parte degli avversari. Berardi non riesce a sgusciare tra le maglie biancorosse e non replica l’ottima prova offerta contro l’Akragas. Alti e bassi più che comprensibili alla sua età.


Juve Stabia TV


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