Con una incredibile rimonta dal dischetto, la Juve Stabia conquista tre punti di capitale importanza in ottica salvezza. Decisiva la doppietta di Favasuli.
PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Favasuli, che con la sua doppietta consegna alla Juve Stabia tre punti fondamentali. Nella conferenza stampa di ieri avevamo chiesto a Zavettieri se in questo finale di stagione si aspettasse qualcosa in più dagli uomini di esperienza, in primis da Favasuli. Il capitano risponde alle attese, nostre e del tecnico calabrese, con una grande prestazione in grado di tirare fuori la Juve Stabia dalle sabbie mobili sempre più profonde in cui era incappata la squadra. La ripresa di Favasuli è di altissimo livello e non solo per la precisione e la freddezza dal dischetto. Il numero 8 prende per mano la squadra, dandole tranquillità nel momento forse più difficile della stagione. Nei quattro minuti che segnano prima il pareggio e poi il sorpasso delle Vespe, Favasuli è freddo quasi quanto Pirlo nello spiazzare due volte Addario dagli 11 metri. Prima a destra e poi a sinistra, il capitano regala alla squadra una vittoria che vale doppio, se non triplo, per la classifica ed il morale della Juve Stabia. Bentornato Capitano.
Medaglia d’argento: a Stefano Russo, che con i suoi guantoni arriva praticamente ovunque. L’estremo difensore salva in più occasioni il risultato e con le sue parate impedisce il raddoppio dei siciliani che, con tutta probabilità, avrebbe chiuso la partita. Da applausi è il riflesso basso con cui Russo alla mezz’ora respinge la conclusione di Fornito sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il numero 1 chiude sempre la saracinesca ai tentativi del Messina, per nulla appagato dalla salvezza già conquistata, e tiene alta la concentrazione fino all’ultimo secondo. Proprio un attimo prima del triplice fischio dell’arbitro, l’ultimo tentativo degli ospiti è un bolide dai trenta metri che Russo devìa in corner con la punta delle dita. Prestazione da grande portiere per Russo.
Medaglia di bronzo: a Francesco Lisi, moto perpetuo a tutto campo. L’esterno rientra dal primo minuto dopo lo scampolo di match ad Andria e si conferma imprescindibile per le Vespe. Anche in una partita dove, la lucidità spesso non assiste le azioni dei gialloblù, le folate del numero 7 sono le principali armi con cui la Juve Stabia mette alle corde gli avversari. Lisi arriva anche sui palloni più lunghi e sporchi, dimostrando una caparbietà fuori dal comune, qualità che i tifosi di ogni squadra vorrebbero vedere nei propri calciatori. Lisi sfiora l’eurogol con un destro quasi alla Del Piero che pizzica il palo e va sul fondo; ancora, nella ripresa l’esterno va vicinissimo alla rete ma il suo tiro a botta sicura, dopo aver superato i difensori del Messina, trova il compagno di squadra Nicastro ad impattare la traiettoria. Come sempre una partita tutta cuore e sacrificio per Lisi.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Stefano Maiorano, confuso ed impreciso in campo. Il centrocampista affiancato a Favasuli non riesce a fornire il fondamentale lavoro fatto di chiusure e ripartenze, che gli è solito, facendo soffrire tanto la squadra, ed allo stesso tempo pecca in fase di costruzione, dove fa spesso la scelta sbagliata. In più occasioni l’ex mediano del Catanzaro ignora Cancellotti pronto alla sovrapposizione e tenta il lancio lungo; sicuramente l’intenzione è positiva ma la misura delle sue verticalizzazioni è quasi sempre errata. Ancora, Maiorano mostra una tenuta fisica approssimativa che lo fa uscire sconfitto da gran parte dei contrasti di cui si rende protagonista. Un handicap decisivo per un giocatore che fa della fisicità e del dinamismo le sue qualità migliori. Infine Maiorano si fa ingenuamente espellere per proteste dopo la sua uscita dal campo, autoescludendosi dalla delicata trasferta di Ischia.
Medaglia d’argento: a Sergio Contessa, ancora desaparecidos della fascia sinistra. Incredibile l’involuzione accusata dal terzino sinistro, che è passato dall’essere tra i primi nel suo ruolo in tutta la Lega Pro, ad essere spesso tra i meno positivi tra i gialloblù. I cross, un tempo specialità di casa Contessa, ormai arrivano con il contagocce così come la copertura difensiva offerta dal numero 3 è spesso imprecisa ed incerta. Altro aspetto che sorprende è il nervosismo dilagante nelle prestazioni di Contessa, che porta il giocatore a polemizzare costantemente con arbitri ed avversari. Calciatore da ritrovare quanto prima.
Medaglia di bronzo: ai troppi svarioni difensivi. La coppia di centrali, Polak-Romeo, è stata paradossalmente più efficace in fase di ribaltamenti offensivi che nel proprio ruolo naturale. Se i due difensori sono stati spesso pericolosi sugli sviluppi di palle inattive, tante volte sono apparsi in netto ritardo sulle azioni del Messina. Il gol dei siciliani ne è la dimostrazione, con i due esperti difensori che si lasciano ingenuamente superare da Scardina. Tante sono state le volte in cui sempre Scardina e Vagenin hanno “scherzato” i centrali gialloblù. In vista del finale di stagione, sarà fondamentale lavorare maggiormente sulla tenuta difensiva, magari riaffidandosi a Carillo che tanto bene aveva fatto nelle ultime settimane.
R
affaele Izzo