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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Melfi 4 – 0

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Una Juve Stabia assolutamente perfetta asfalta il Melfi con un 4 a 0 che poteva essere anche più pesante. Ecco l’analisi della gara del Podio Gialloblù

PODIO

Medaglia d’oro: a Yaye Kanoute, semplicemente devastante ed imprendibile. L’esterno senegalese è il mattatore dello show della Juve Stabia ed entra in tutte le azioni pericolose delle Vespe, o con la sua velocità o con il suo piede morbido. Da inserire nei video spot del campionato è l’esterno destro delizioso con cui il senegalese imbuca Liotti, facendolo arrivare solo avanti a Gragnaniello, e svoltando il match a favore dei gialloblù. L’espulsione dell’estremo difensore dà la mazzata finale al Melfi, che con tutta probabilità sarebbe capitolato anche in parità numerica. Kanoute si trova a meraviglia con Marotta (partita superlativa la sua) e in coppia con lui innesca la prima rete di Izzillo. Anche la ripresa ha il marchio della Pantera Nera, che con due zampate manda in rete prima Liotti, nella replica dell’azione dell’espulsione di Gragnaniello, e poi Del Sante. Il numero 7 sembra non accusare il peso dei minuti che passano e del caldo, tanto da continuare a martellare la difesa ospite con i suoi scatti ed i suoi dribbling. Velocità, lucidità, altruismo ed intelligenza tattica.

Medaglia d’argento: a Nicolas Izzillo, che mostra finalmente tutte le sue qualità. Quando a gennaio la Juve Stabia prelevò dall’Ischia il giovane centrocampista, non mancarono le recensioni positive di tanti addetti ai lavori isolani, che segnalarono come le Vespe avessero fatto un gran colpo di mercato. Dopo sei mesi di ambientamento Izzillo sta cominciando a dare ragioni a quei pareri, mostrandosi in campo sicuro di sé e risultando migliorato tatticamente e tecnicamente. Izzillo riesce a conciliare bene fase di interdizione con quella di costruzione e grazie alla collaborazione di un ottimo Esposito, fa girare alla grande il centrocampo stabiese. Se la seconda rete del centrocampista è da vero rapinatore (tanto da far rimanere male Marotta che pensava di avere la paternità del gol), la rete che sblocca il risultato è di una bellezza notevole: controllo a seguire, sguardo rapido alla porta e sinistro a giro che si insacca alla perfezione; difficile chiedere di più. Speriamo che questo sia solo il punto di partenza della stagione di Izzillo.

Medaglia di bronzo: a Daniele Liotti, che riscatta alla grande la prestazione opaca di Catania. Il terzino calabrese ha il merito di cambiare la gara, costringendo all’uscita disperata Gragnaniello, poi espulso dal direttore di gara. Il numero 14 della Juve Stabia è attento in fase di copertura e propositivo in fase di spinta; nemmeno la pesante botta lasciatagli in ricordo dal portiere del Melfi riesce a fermare Liotti, che al pronti via della ripresa si toglie lo sfizio di andare in rete. Chirurgico è il diagonale con cui il terzino mancino battezza per la nuova stagione l’altra porta del Menti; rete che è anche il giusto premio per un ragazzo che ha sempre tanta voglia di migliorare e che non si lascia mai abbattere dagli errori. Quattro partite stagionali (comprese le due di Coppa Italia) e due gol: media da attaccante per Liotti.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: alle tante occasioni non sfruttate. Sembra incredibile da dire dopo un match terminato 4 a 0 ma la Juve Stabia ha sprecato una miriade di palle gol. Vuoi per la voglia di strafare, vuoi per la pressione di dover fare risultato, vuoi per l’attenzione in alcuni casi della difesa ospite, Del Sante è compagni hanno chiuso la gara solo nella ripresa. Anche nel finale i gialloblù non hanno capitalizzato tante ripartenze che, se gestite meglio, avrebbero trasformato il poker in una manita. Contro avversari più preparati le palle gol saranno una o due e non sfruttarle potrebbe essere un errore fatale. Serve più concentrazione sotto porta.

Medaglia d’argento: ai subentrati, meno incisivi di quanto ci si attendeva da loro. Sandomenico ha qualità importanti ma spesso, almeno in questo avvio, tenta troppo la giocata personale preferendola allo scambio col compagno. Lisi ha sbagliato la misura di passaggi ed appoggi ampiamente alla sua portata, soprattutto in fase offensiva. Errori forse dovuti alla soglia di attenzione leggermente calata in virtù del punteggio rotondo.

Medaglia di bronzo: dopo una partita del genere risulta davvero difficile individuare aspetti negativi. Anche i primi due posti del contropodio costituiscono il classico pelo nell’uovo. Facendo una battuta, possiamo dire che altro aspetto negativo sono i legni colpiti. Oggi Zibert, con una conclusione alla Musella (o alla Erpen per i tifosi più giovani), e Del Sante, con un’incornata ravvicinata, hanno fatto tremare i legni delle porte del Menti. Insomma: due partite, due legni..questa statistica non ci piace molto.

R

affaele Izzo


Juve Stabia TV


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