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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Cosenza – Juve Stabia 1 – 0

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L’ex condottiero Piero Braglia punisce la Juve Stabia. Il Cosenza passa con il minimo scarto dopo una gara non bella. Decisiva la rete di Bruccini

PODIO
Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, incolpevole sulla rete di Bruccini. Prestazione non spettacolare ma di sostanza del portiere della Juve Stabia, che risponde presente quando è chiamato in causa. Il Cosenza non bussa più di tanto alla porta gialloblù, ma quando lo fa, Branduani è bravo ad abbassare la serranda. Buona la reazione sulla girata ravvicinata sempre di Bruccini, mentre in occasione della rete dei calabresi è il meno colpevole della retroguardia stabiese.

Medaglia d’argento: a Luigi Viola, che spicca anche in una serata negativa. Nel pantano di Cosenza l’unica conclusione delle Vespe verso la porta dei rossoblu porta la firma del numero 15, che chiude bene un triangolo di fino con Lisi. Lavoro non appariscente ma estremamente importante quello che svolge Viola, ancora una volta leader tra i tre di centrocampo. Il suo rendimento costante non può però diventare una scusante per i compagni di reparto, da recuperare fisicamente e mentalmente.

Medaglia di bronzo: a Simone Simeri ed alla sua generosità. Partita non semplice per la punta della Juve Stabia, orfana del compagno di reparto Paponi e privo di rifornimenti da parte della squadra. Nonostante queste mancanze non da poco, il 9 gialloblù offre la solita prestazione fatta di grinta, caparbietà, corsa ed impegno, andando a fare sportellate con i difensori del Cosenza e garantendo la giusta profondità alla squadra. Generosità che traspare anche fuori dal campo, con Simeri che incredibilmente si infortuna scivolando sulle scale del sottopassaggio dello stadio: si spera che quella di ieri sia stata solo una contusione.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Carlo Crialese, che soffre sia in fase di spinta che di copertura. Il rientro dalla squalifica del terzino mancino era atteso come una delle migliori notizie di questo periodo nero, ma Crialese non ha offerto la prestazione che da lui ci si attendeva. Tanta sofferenze sulle sortite degli uomini di Braglia ed assistenza pressoché nulla ai compagni del reparto avanzato.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli, non aiutato dal terreno pesante. Le qualità sono tante, importanti e certamente il golden boy stabiese col tempo continuerà a sgrezzarsi, ma ad oggi non è ancora avvenuto quel salto di qualità che tutti aspettavano. Tanta corsa ma poca qualità nella gara di Mastalli che, a prescindere dal periodo difficile dal punto di vista tecnico, non riesce a prendersi di prepotenza il ruolo di leader che gli è stato cucito sulle spalle. Il contesto in cui diventare grande non è certamente semplice, con una squadra nuova in tanti elementi ed attesa ad un campionato dove nessuno stende il tappeto rosso, ma serve una svolta per lui e per la squadra.

Medaglia di bronzo: a Luigi Canotto, per cui a tratti serve un pallone personale. Sarebbe impossibile mettere in dubbio la tecnica sopraffina dell’esterno offensivo, così come le sue qualità, ma il calcio è un gioco di squadra e la palla va condivisa con i compagni. Ieri è andata in scena la replica della ripresa della gara col Francavilla, con Canotto che ha passato controvoglia il pallone solo dopo aver tentato svariati dribbling, tiri e soluzioni personali. Inutile ed anzi deleterio anche il nervosismo che lo porta a rischiare il rosso solo per batibeccare con un avversario. Meno protagonismo e più altruismo.

R

affaele Izzo


Juve Stabia TV


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