La Juve Stabia chiude il proprio girone d’andata casalingo superando l’Akragas. A far spiccare il volo alle Vespe è la rete di Yaye Kanoute
PODIO
Medaglia d’oro: a Yaye Kanoute, match winner di giornata. Il Puma graffia ancora e regala con la sua zampata una vittoria, meritata ma non scontata, alla Juve Stabia. Yaye è sempre più il prototipo di calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere: sta fuori, gioca dal primo minuto, a destra o a sinistra, il tutto dando sempre il massimo per la squadra e mettendo in campo tutto se stesso. Come con Mastalli contro il Francavilla, anche oggi Fontana azzecca la sostituzione ed il numero 7 va in rete dopo cinque minuti dal suo ingresso in campo. Bravo nel superare Pane, ed un attimo prima, fortunato nel controllo quasi casuale, Kanoute permette alla Juve Stabia di restare saldamente agganciata al treno che conta e, dopo la gara, in sala stampa si rende protagonista di parole colme di semplicità e disponibilità.
Medaglia d’argento: a Francesco Lisi, emblema del calciatore al servizio della squadra. Dopo non poca panchina l’esterno romano viene rispolverato per prendere il posto di Liotti nel ruolo di terzino sinistro. La risposta di Lisi è assolutamente positiva: il 23 gialloblù copre tutta la fascia sinistra, affiancando spesso in avanti Sandomenico, e arretrando senza affanni in fase difensiva. Quando le inevitabili carenze nel ruolo di terzino si fanno sentire, Lisi le compensa con la generosità ed il dinamismo a lui naturali, andando a frenare i tentativi dell’Akragas. Resta ovviamente una soluzione momentanea, ma è innegabile che Lisi con la prestazione odierna abbia dimostrato per l’ennesima volta il suo attaccamento alla maglia della Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, perfetto assist man per la rete di Kanoute. Ancora una grande prestazione del terzino destro, che, al momento, è l’unica certezza nella difesa incerottata ed acciaccata della Juve Stabia. Terzino – esterno – ala: sulla sua fascia di competenza il numero 2 gioca a tutto campo, regalando tanti cross per i compagni e facendo spesso a sportellate con l’ex compagno Gomez. Se il gran destro provato nel primo tempo non centra la porta dei siciliani, Cancellotti si rifà nella ripresa con il cross perfetto per il tap – in di Kanoute. Quantità e qualità per calciatore umbro.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Urban Zibert, tornato in campo ma quasi invisibile. L’aria da ex non raddrizza la stagione del centrocampista sloveno, davvero impalpabile per tutta la prima frazione di gioco. E’ proprio nel primo tempo che Zibert sembra quasi un corpo estraneo alla manovra di squadra, alla quale quasi sempre assiste senza prenderne parte. La ripresa segna una leggera risalita per il centrocampista, che partecipa leggermente di più al gioco della Juve Stabia, ma sempre troppo poco rispetto a quanto ci si aspetterebbe da lui. La grande occasione concessagli da Fontana, con Capodaglio e Mastalli in panchina, doveva essere sfruttata meglio dallo sloveno.
Medaglia d’argento: a Salvatore Sandomenico, poco incisivo questa volta. Sicuramente la sostituzione del numero 11 nell’intervallo è anche frutto del tour de force delle prossime settimane, ma l’ex Aquila oggi è riuscito a fare poco. I tanti dribbling, spesso forzati, dell’esterno non hanno scardinato la difesa dell’Akragas, che ha invece patito decisamente di più la straripante velocità di Kanoute.
Medaglia di bronzo: al gol che sembra aver litigato con Spider Ripa. Si dice spesso che gli attaccanti vivono di periodi in cui la palla va in rete anche casualmente e momenti, invece, dove pur impegnandosi al massimo la palla sembra decisa a non entrare in porta. Dopo settimane a dir poco brillanti, Spider sembra vivere un leggero momento di appannamento: i movimenti ci sono, la determinazione anche ma sotto porta qualcosa si inceppa. Spider Ripa ne ha superate tante, supererà senza dubbio anche questo periodo.
R
affaele Izzo