Esordio spettacolare ma condito da un pizzico di rammarico per la Juve Stabia, che impatta 3 – 3 sul campo della Fidelis Andria
PODIO
Medaglia d’oro: a Daniele Paponi, mattatore della serata gialloblù. Il nuovo numero 10 della Juve Stabia appare subito tirato a lucido e conferma quanto di buono fatto vedere in Coppa contro l’Ascoli. Paponi conquista con furbizia il rigore che trasforma, rimettendo in gara le Vespe e, dopo pochi minuti, ribalta il risultato con una perla a metà: il destro a giro del 10 è perfetto, non come l’intervento di Maurantonio che aiuta la palla a finire in rete. Reti a parte, per Paponi uno “stare nella partita” costante che lascia ben sperare per il futuro. Come da noi auspicato, la sua parabola potrebbe emulare quella di Tomas Danilevicius (CLICCA QUI).
Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli, subito decisivo. Solo tra pochi giorni sapremo se la sua rete allontanerá le voci di mercato o le accentuerà, ma nel frattempo Mastalli risponde presente nel momento più importante. Juve Stabia in 10 uomini ed in difficoltà quando la rasoiata mancina del suo golden boy riporta in vantaggio i gialloblù. Prestazione poco appariscente ma concreta di Mastalli, bravo anche a saper soffrire insieme alla squadra negli ultimi, rischiosi, minuti di gara.
Medaglia di bronzo: nonostante il rosso, a Luigi Viola. Il centrocampista napoletano è un misto di qualità e quantità già imprescindibile per le Vespe. Il 15 va in pressing, recupera palloni, si propone con inserimenti perfetti e smista palloni per i compagni (perfetta la parabola per il colpo di testa di Berardi su cui Maurantonio si supera). Il gomito largo che porta alla sua espulsione è un gesto sicuramente ingenuo, ma causato dal fallo reiterato, prolungato ed antisportivo di Scaringella ai danni di Viola, ma inspiegabilmente non sanzionato dal direttore di gara. La sua assenza nei prossimi match si farà sentire.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Luca Zanotti, che bagna il suo esordio in campionato con un errore appariscente. Il primo gol della Fidelis Andria è innescato dal controllo difettoso del portiere stabiese, che impatta male la palla non semplice di Capece. Infortunio che può capitare e che non deve condizionare le prossime prestazioni di Zanotti.
Medaglia d’argento: a Carlo Crialese, poco propositivo. Il terzino sinistro ex Bassano spinge poco, forse anche condizionato dal giallo ingenuo e pesante rimediato dopo pochi minuti, e non riesce a essere incisivo come è nelle sue qualità. Qualche errore di troppo anche in fase di appoggio per il numero 14 ma buona le generosità messa in campo.
Medaglia di bronzo: a Francesco Lisi, che cede proprio a pochi minuti dal termine. L’esterno romano è meno esplosivo del solito, anche non ben servito sulla corsa dai compagni, e non riesce a martellare la difesa pugliese come è in grado di fare. Lisi offre al solito una abnegazione ammirevole, anche in fase difensiva, ma proprio una sua disattenzione, o cedimento fisico, lascia privo di ostacoli il sinistro della vita di Minicucci, che a due minuti dal termine insacca le Vespe ristabilendo la parità. Considerando i kim macinati da Lisi può capitare; peccato che l’episodio sia stato capitalizzato al massimo dagli avversari.