La Juve Stabia stecca la prima gara di campionato. A Catania passano i padroni di casa con un 3 a 1 in rimonta
PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Lisi, che comincia bene la sua seconda stagione alla Juve Stabia. L’esterno apre il campionato delle Vespe con la rete del vantaggio, rete da vero opportunista ma allo stesso tempo pregevole. Il tocco di giustezza con l’esterno destro di Lisi, fulmina l’ex di giornata Pisseri da pochi passi. Il match dell’ex Rimini è condito al solito da tanta quantità e qualità; la prima fondamentale in fase di copertura, la seconda invece importante nell’assistere Del Sante in avanti. Con una condizione fisica ancora approssimativa, difficile chiedere di più a Lisi, decisamente più incisivo di Marotta, non soltanto per la rete messa a segno.
Medaglia d’argento: a Danilo Russo, incolpevole sulle reti catanesi e mai in affanno. Il portiere stabile conferma quanto di buono fatto vedere nelle prime partita ufficiali della stagione. Estremo difensore di assoluta sostanza che raramente sbaglia quando è chiamato in causa. Russo risponde presente ai tentativi del Catania, in particolar modo quelli di Calil, e non si lascia sorprendere su uscite alte e basse, bloccando anche le azioni rossazzurre viziate da fuorigioco. Le reti che affossano la Juve Stabia sono conseguenze di grossolani errori dei difensori e non di Russo, che anzi sulla seconda rete è prodigioso prima che Paolucci insacchi.
Medaglia di bronzo: a Stefano Del Sante, autore di una partita gagliarda e volenterosa. Se lo scorso anni spesso l’attaccante ex Pavia era nel pallone, quest’anno Del Sante appare invece in palla e trascinatore della Juve Stabia. I movimenti della punta, soprattutto nel primo tempo, sono da attaccante vero e spaccano la difesa siciliana. Non è certo un caso che sia proprio una sponda della punta ad innescare la rete di Lisi. Nella ripresa Del Sante fa sentire la sua fisicità alla difesa catanese, ma è poco assistito dagli esterni gialloblù. Con qualche pallone in area giocabile, ideale per il gioco di Del Sante, probabilmente l’attaccante sarebbe stato determinante anche sotto porta.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Santiago Morero, che delude le attese. Il difensore argentino comincia male con la sua nuova maglia ed in difesa appare in ritardo e spesso in confusione. Tanti gli errori di Morero, che nella prima frazione causa una pericolosa ripartenza del Catania, arginata solo da un ottimo Amenta e che, negli ultimi minuti del primo tempo, si fa beffare dal lancio per Calil, lasciando spazio alla punta brasiliana. Per Calil superare Russo è ordinaria amministrazione. Nella ripresa ancora sbavature e nervosismo per Morero, che stende più volte i suoi avversari con falli vistosi. Da lui ci si aspetta molto di più.
Medaglia d’argento: ad un altro elemento della difesa, Daniele Liotti. La partita di Liotti ha due volti: quello del primo tempo, decisamente postivo, con un il terzino calabrese a suo agio anche contro un avversario come Calil, e quello della ripresa, invece da dimenticare. E’ proprio Liotti che si fa superare nettamente dal suo avversario sull’out sinistro innescando la rete di Paolucci ed è sempre Liotti che va poi in difficoltà rifugiandosi in interventi fallosi ed in ritardo. Per il terzino si spera in un pronto riscatto contro il Melfi; fin quando Liviero non sarà recuperato urge vedere un Liotti diverso da quello visto oggi.
Medaglia di bronzo: dopo un ottimo precampionato ci si aspettava e ci si aspetta tanto da molti elementi. Quest’oggi Marotta e Zibert hanno fatto vedere poco, ma l’espulsione di Salvi lascia tante perplessità. Desta preoccupazione non tanto la gestione dei cartellini da parte dell’arbitro, quanto il nervosismo in cui è incappato subito un calciatore di esperienza ed importante per la Juve Stabia. Perdere lucidità in partite così importanti equivale ad un autogol. Sarà necessario lavorare anche sull’aspetto mentale, come confermato anche da Fontana (CLICCA QUI).
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affaele Izzo