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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Akragas – Juve Stabia 1 – 2

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Juve Stabia corsara al De Simone di Siracusa contro l’Akragas. Le Vespe vincono in rimonta dopo l’autorete di Viola

PODIO
Medaglia d’oro: a Luigi Canotto, che sfrutta alla grande la maglia da titolare datagli da Caserta. Prova superlativa dell’esterno ex Trapani che, soprattutto nella ripresa, trasforma in oro ogni pallone che tocca. La rimonta della Juve Stabia porta la firma del numero 18 che con un gol ed un assist fa riprendere il volo alle Vespe. Canotto è bravo a capitalizzare l’assist perfetto di Viola, senza lasciarsi prendere dalla frenesia ed appoggiando con precisione la palla in rete con un bel destro a giro; pochi minuti e la Juve Stabia mette la freccia ancora grazie all’esterno. Palla recuperata da Berardi e scaricata su Canotto che salta il suo marcatore e lancia Simeri in porta anziché farsi ingolosire dalla conclusione col destro. Tecnica, lucidità ed intelligenza tattica.

Medaglia d’argento: a Simone Simeri, in costante crescita. Ancora un’ottima prova offerta dal centravanti di proprietà del Novara, che aggiunge alla solita generosità l’unica cosa che conta per un attaccante: il gol. Se col Lecce Simeri era stato assistman, stavolta è proprio il 9 a beneficiare del lavoro di squadra ed a punire l’Akragas concludendo nel migliore dei modi un contropiede semplicemente perfetto. Tocco mancino astuto e preciso, quello con cui Simeri supera Vono regalando alla Juve Stabia il meritato vantaggio. Migliora la condizione fisica, cresce la fiducia ed aumenta la media gol per Simeri, sempre più pronto a prendersi il posso fisso in squadra, al fianco o al posto di Paponi.

Medaglia di bronzo: a Filippo Berardi, il cui ingresso dà la scossa alle Vespe. Il numero 20 gialloblù parte dalla panchina ma dopo poco è chiamato a sostituire Strefezza, out per problemi fisici. Pronti via e Berardi mostra subito di essere in giornata positiva, entrando nel vivo del gioco e sbagliando raramente la giocata. La sensazione che si ha è quella di veder giocare un ragazzo ben più maturo calcisticamente dei suoi 20 anni; la promessa, scuola Torino, dispensa palloni per i compagni, salta avversari sull’out destro e ruba la palla che porta alla rete del vantaggio stabiese. Il grossolano errore con cui divora la palla del possibile 1 – 3 è dettato da stanchezza e, oltre ad essere certamente perdonabile, nulla toglie alla sua prestazione.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: all’autorete (solo a quella) di Luigi Viola. Il tocco sfortunato con cui insacca la propria porta è l’unico errore della gara del centrocampista della Juve Stabia, autore, per il resto, di una prestazione sontuosa. La forza di un calciatore si vede anche dalla reazione dopo gli errori, e Viola reagisce al suo autogol mandando in porta Canotto con un tocco che vale il prezzo del biglietto. Cervello della squadra.

Medaglia d’argento: a Kelvin Matute, poco incisivo in una gara dai ritmi bassi. La gara di oggi non ha certo brillato per intensità, dunque i muscoli del centrocampista camerunense avrebbero potuto incidere molto di più sulle sorti del match. Poco incisivo e spesso impreciso Matute, che sembra essere ancora in cerca della migliore condizione.

Medaglia di bronzo: a Daniele Paponi, poco cattivo sottoporta. Prestazione generosa quella del numero 10 della Juve Stabia, che non ha molti palloni da insaccare in rete ma che non tira fuori l’istinto killer quando capita la palla buona. Così, in collaborazione con Mastalli, Paponi non riesce a insaccare una clamorosa palla gol nella prima parte della ripresa, facendosi recuperare dalla difesa siciliana. Serve ritrovare il veleno dello Scorpione.

R

affaele Izzo


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