a href="https://vivicentro.it/politica/" target="_blank" rel="noopener">POLITICA – La Camera ha dato il via libera al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma il cammino verso la sua implementazione non è del tutto spianato.
In breve
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La Camera ha approvato il PNRR, ma la decisione di escludere la Corte dei Conti dal monitoraggio dei finanziamenti ha sollevato molte critiche.
Ora, nel mirino, sembra esserci la Consulta ma, intanto, il prossimo ostacolo potrebbe arrivare dalle Regioni, dove diversi governatori sono contrari all’inserimento delle opere nazionali nei programmi locali.
PNRR: via libera alla fiducia tra polemiche, ma ostacoli in arrivo dalle Regioni
La Camera dei Deputati ha dato la sua approvazione al PNRR, ma la decisione di escludere la Corte dei Conti dal monitoraggio dei finanziamenti ha suscitato diverse polemiche e preoccupazioni per la trasparenza nell’utilizzo dei fondi europei. Nonostante ciò, il governo ha ottenuto la fiducia sulla votazione alla Camera ed ora la parola passa al Senato.
Intanto, però, un altro ostacolo potrebbe arrivare dalle Regioni, dove molti governatori sono contrari all’inserimento delle opere nazionali nei programmi locali. Questa opposizione rischia di rallentare l’implementazione del piano e l’utilizzo dei relativi finanziamenti.
Il PNRR è stato elaborato per far fronte alle conseguenze economiche e sociali della pandemia e prevede la destinazione di fondi europei per interventi sulle infrastrutture, la digitalizzazione, la formazione, la sanità, l’ambiente e l’energia.
Nonostante l’approvazione alla Camera, rimane da affrontare il percorso parlamentare al Senato. Inoltre, è fondamentale che il confronto con le Regioni porti a un dialogo costruttivo per consentire una corretta implementazione del piano e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.