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Castellammare di Stabia

I DemA dicono no alla campagna Plastic Free messa in campo dalla Gori

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Il Movimento stabiese DemA invita istituzioni e genitori a rifiutare collaborazione con la Gori che intende distribuire borracce plastic free

I DemA dicono no alla campagna Plastic Free messa in campo dalla Gori

Castellammare di Stabia – Con una nota inviata in redazione, il referente locale del Movimento DemA, Massimo Buonocore, stigmatizza l’iniziativa nelle scuole della Gori, società che gestisce il servizio idrico, che sta distribuendo borracce plastic free con il proprio logo.

I DemA, sempre contro la privatizzazione di questo essenziale servizio pubblico, trovano paradossale detta iniziativa, anche se “in linea coi tempi e con la logica del profitto senza frontiere” e che con un grido d’allarme invita la società ad andare “Fuori dalle scuole”.

I

l movimento che fa capo a De Magistris non condivide che le scuole, si rendano disponibili e dunque si sono aperte a una società, la Gori, che ha alle spalle capi d’imputazione, andati si in prescrizione, ma gravi dal punto di vista etico.

Una società, afferma Buonocore, che abbiamo anche sentito telefonicamente, che ha un Consiglio d’amministrazione molto discutibile “schermo di logiche di spartizione di vecchia data, cavalca l’onda della green economy, di quella modaiola aderenza a slogan e totem privi di spessore”.
Una società, è ancora detto, che pensa solo al profitto e che pratica nella nostra città, come in altre dell’hinterland, le tariffe più alte d’Italia.

Tra le righe Buonocore afferma, infatti, che, per una logica aziendale, meno consumi e più alta è la tariffa. Aspetto questo che ci riserviamo di chiarire e comprendere meglio nel prossimo futuro se riusciamo a metterci in contatto con detta società.

La Gori ha dunque messo in campo una campagna che ha chiamato di educazione ambientale attraverso un progetto Plastic Free, che interesserà i paesi della penisola sorrentina e dunque anche Castellammare, con la distribuzione di borracce ecosostenibili, “al fine – tanto si legge sul loro sito – di promuovere un’azione concreta per limitare l’utilizzo della plastica monouso”.

Dietro di se ha una multinazionale, afferma ancora il coordinatore di DemA “l’arma micidiale del capitale globale, non può di certo entrare in affari con un’istituzione pubblica che pratica cultura” e dunque l’invito ai dirigenti scolastici, agli insegnati e a tutto il personale scolastico, oltre che alla pubblica amministrazione e ai genitori, di prendere le distanze e rifiutare ogni forma di ipocrita e diseducativa collaborazione.
Giovanni Mura

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