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Pizza, Confapi: Unesco e ok Terra dei fuochi, due buone notizie

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Napoli – Le parole di Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli, sul riconoscimento della pizza napoletana da parte dell’Unesco come patrimonio dell’umanità e sui risultati positivi delle analisi sui prodotti provenienti dalla “Terra dei fuochi” dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno.

Queste le dichiarazioni: «Il riconoscimento Unesco dell’arte dei pizzaiuoli napoletani non è solo l’approvazione internazionale del valore della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni ma è anche un premio a una industria che dà lavoro a migliaia e migliaia di uomini e donne e che, silenziosamente, crea ricchezza».

«L’onorificenza dell’Unesco arriva quasi nelle stesse ore in cui, finalmente, si fa chiarezza su quello scempio politico-mediatico-giudiziario che è stata la “Terra dei fuochi” in Campania. Gli esami dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno hanno accertato che nessun prodotto è contaminato e che solo una piccolissima porzione di territorio è meritevole di controlli rigorosi che – aggiunge – peraltro già c’erano prima e ci sono ancor di più ora».

«Se si credesse ai simboli e alle coincidenze – sottolinea ancora il presidente Confapi Napoli – bisognerebbe ammettere che le ultime 48 ore sono state assai ricche di messaggi inequivocabili. Il che può solo dare conferma, una volta di più, che la Campania e Napoli hanno tutte le caratteristiche per fare da locomotiva per l’economia del Mezzogiorno. A patto che la politica, le istituzioni e tutti gli attori economici tutti – conclude Falco – operino in collaborazione per una stessa finalità: lo sviluppo del territorio».

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