Nel piano Vesuvio proposto dalla Regione Campania si legge un punto quantomeno controverso:”Eutanasia degli animali per i quali risulti non praticabile l’allontanamento”
E’ finito nel mirino delle principali associazioni animaliste nazionali uno dei punti del Piano Vesuvio della Regione Campania, ossia l’insieme di procedure da attuare nella cosiddetta zona rossa in caso di eruzione: “Eutanasia degli animali per i quali risulti non praticabile l’allontanamento“; questo è quanto si legge in un punto del documento, quantomeno controverso, che autorizza l’eutanasia degli animali in caso di emergenza. Le associazioni insorgono e fanno riferimento, nello specifico, alla normativa nazionale e regionale in materia di tutela degli animali, che vieta la possibilità di sopprimerli che cita: “I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati […] non possono essere soppressi […] possono essere soppressi, in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità”. Inoltre, le associazioni contestano le condizioni di “impraticabilità” di allontanamento, in quanto non specificate nel resto del documento.
L
e proteste non sono giunte solo dalle associazioni animaliste, ma anche da parte delle numerose famiglie che hanno in casa degli amici a quattro zampe, considerati a tutti gli effetti membri del nucleo familiare. Nessuno di loro è disposto a rinunciare al proprio animale da compagnia, neanche in caso di emergenza.
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