Pesca illegale di datteri: in vendita da Castellammare a Scafati persino in autolavaggi e calzaturifici
Un’indagine condotta dalla procura di Torre Annunziata e dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia ha permesso di scoprire l’immenso giro d’affari della pesca illegale di datteri di mare gestito dalla criminalità organizzata. I pregiati molluschi, valutati sul mercato nero fino a 150 euro al chilo, venivano rivenduti da Castellammare a Scafati, passando per diverse città dell’hinterland vesuviano e della penisola sorrentina. Non solo pescherie, ma anche nelle macellerie, pollerie e persino parcheggi, calzaturifici e autolavaggi, secondo quanto riferisce ilMattino. Tantissimi i commercianti compiacenti.
Intanto proseguono le attività della Capitaneria di Porto stabiese, quotidianamente impegnata nelle attività di contrasto al fenomeno della pesca di frodo. Giovedì scorso, gli uomini della Capitaneria hanno fermato e bloccato un 15enne mentre estraeva diversi esemplari dalle rocce dell’Area marina protetta di Punta Campanella, nella Penisola Sorrentina. Secondo quanto risultato dalle indagini, il ragazzo, nonostante la giovane età, era stato già identificato in altre occasioni.
Un’indagine condotta dalla procura di Torre Annunziata e dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia ha permesso di scoprire l’immenso giro d’affari della pesca illegale di datteri di mare gestito dalla criminalità organizzata. I pregiati molluschi, valutati sul mercato nero fino a 150 euro al chilo, venivano rivenduti da Castellammare a Scafati, passando per diverse città dell’hinterland vesuviano e della penisola sorrentina.
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