3 pareggi e 2 sconfitte nelle ultime cinque gare per i lombardi della Feralpisalò, che si presentano al Curi con la new entry Guerra per battagliare meglio su un prato gelido, viste le temperature che stanno attraversando tutt’Italia in queste ore. Pavanel spera poi di metter in difficoltà i locali, con Miracoli al suo fianco. Il Perugia invece si affida alla cristalleria. Murano in luogo di Melchiorri, riferimento centrale lì davanti. Rispolverato Falzerano, che perché no, potrà cercare sul palo lungo sull’altra ‘mano’ la testa di Minesso, che con i suoi 4 centri dimostra di saperla utilizzare molto bene. Tanto fosforo in mezzo al campo, per cercar di non tradire le propositive attese di vigilia, ribadite con convinzione in un pre gara alla Stampa da gran approfondimento tattico, su come, in che zona di campo e quando concedere all’avversario, incide in maniera attiva o passiva. Lo stimolo di Vivicentro è valsa una lezione del genere. Ora, però, il momento di applicarne la teoria a 22 in campo. Elia resta nella posizione arretrata di domenica scorsa. Al posto di Monaco, Sgarbi. Al 18′, dopo che Falzerano non era riuscito ad innescare Murano in area in potenziale occasione propizia di gara, allora Vambaleghem va a chiamare in causa De Lucia. Anche se velleitariamente, ma risulta primo tentativo per concludere le manovre che non mancano al Grifo e che però non si parcheggiano in area bresciana. Con quello che potrebbe sembrare semplice alleggerimento è invece vantaggio ospite al 24′, con Ceccarelli che fa sibillare un sinistro a rete, cui Fulignati sembrava potesse esserci: l’inganno è servito con il rimbalzo, ed il gelo avvolge lo svantaggio. Al 36′ Minesso decide che è ora di far valere la legge del gol di testa! E così schiaccia dentro la sua quinta zuccata in 3 partite.
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