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erata all’insegna della cultura a Castellammare di Stabia, per ricordare Italo Calvino, uno dei maggiori intellettuali del Novecento, con la conferenza “Procedere a zigzag – Italo Calvino tra labirinti, boschi, città”.L’evento, organizzato dalle Associazioni “Achille Basile – Le ali della Lettura” e “Certamen Plinianum”, Delegazione Stabiese dell’AICC, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, si è svolto presso il Palazzetto del Mare.
Un omaggio al grande scrittore del Novecento, a cura di Virginia Di Martino, Docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università “Federico II” di Napoli.
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Le parole della prof.ssa Carmen Matarazzo durante l’evento dedicato ad Italo Calvino
In apertura l’intervento della prof.ssa Carmen Matarazzo, presidentessa delle Associazioni “Achille Basile” e “Certamen Plinianum”, entrambe molto attive nella divulgazione della cultura sul territorio.Questa iniziativa, come ha ricordato Carmen Matarazzo, fa parte del ciclo ”Percorsi degli Anniversari” iniziato due anni fa, con all’attivo 14 percorsi, soprattutto di carattere storico-letterario.
La prof.ssa Di Martino ha offerto ai presenti un approfondimento sull’autore attraverso un significativo e insolito itinerario culturale.Secondo la relatrice, un discorso esaustivo su Calvino, non solo scrittore ma anche grandissimo saggista, sarebbe impossibile in quanto la sua opera è molto complessa.
Di qui la necessità di procedere “a zig zag, come dice un suo personaggio, per cercare di rintracciare un suo atteggiamento, un suo modo per rapportarsi al reale.”
Attraverso la lettura di passi rappresentativi, la prof.ssa Di Martino ha guidato i presenti nella ricerca di alcuni temi ricorrenti nell’opera calviniana.Un excursus dalle tante suggestioni e dalle molteplici chiavi di lettura che attraversa tutta la produzione di Italo Calvino.
Una di esse è quella della complessità del reale: l’autore cerca punti di vista diversi sul mondo per affrontare la sua complessità.
Le parole della prof.ssa Virginia Di Martino
“Calvino cerca una sintonia tra il mondo e il proprio stato d’animo.Si accorge che c’è un divario tra una scrittura che lui vorrebbe scattante e tagliente, ma c’è qualcosa che non va: l’opacità del mondo”.
“Potremo interpretare il poeta come colui che cerca punti di vista diversi, che mantiene un rapporto col mondo ma senza lasciarsi influenzare dalla sua pesantezza”.
“Calvino si sente coinvolto nelle cose ma è consapevole di doverne prendere le distanze: per Calvino se non troviamo il giusto equilibrio non possiamo conoscerle.”
“Per cercare di capire le storie a volte bisogna fare un passo indietro ed osservarle a distanza, per poi poterle raccontare, come ne “Il sentiero dei nidi di ragno”.
”Calvino riesce a raccontare quando sceglie di trasporre tutto in terza persona.
Usa un filtro: un bambino di nome Pin” – sottolinea la prof.ssa Di Martino.
“Conoscere il reale è deformare il reale.C’è questo problema della conoscenza, un filo rosso che attraversa tutta l’opera di Calvino.”
Dalla sua penna nascono personaggi complessi, che cercano la giusta distanza per capire gli eventi che succedono intorno a loro e tra i quali corre un filo invisibile.
In Calvino città e luoghi problematici sono “labirinti” nei quali l’umanità si perde e deve confrontarsi con la loro complessità.Non può altro che fare una mappa per orientarsi o arrendersi al “labirinto”.
La letteratura a cosa può servire?
“Davanti alla complessità della realtà non serve negarla” – afferma Virginia Di Martino.
“Calvino è l’esortazione alla pazienza: la complessità del mondo va con molta pazienza osservata e dipanata.”
“La letteratura può definire l’atteggiamento migliore, può allenarci a pensare alla sfida al “labirinto”, non alla resa.Per Calvino è importante questo atteggiamento di sfida”.
Tra gli altri spunti emersi: l’importanza dell’apprendimento continuo e l‘idea della necessità della leggerezza, che Calvino voleva ci portassimo nel secondo millennio.Una bella lezione di letteratura contemporanea, partita da un’analisi attenta e meditata, che ha emozionato e fatto riflettere.
Un plauso agli organizzatori di questa interessante conferenza, che con le loro molteplici iniziative tengono acceso il faro della cultura nella nostra città.