Accade in Sicilia, nella Riviera Jonica messinese. Per non realizzare uno svincolo autostradale intermedio si intasa da anni la viabilità.
Non una fake (purtroppo) bensì è quanto si apprende da un sito d’Informazione locale “La situazione di caos vissuta in diversi tratti della A18 Catania-Messina durante gli ultimi due fine settimana, benché comprensibile per la necessità delle manutenzioni, non è più tollerabile sia perché fonte di pericolo per gli automobilisti, sia perché al danno delle code si aggiunge anche la beffa del pagamento del pedaggio ai caselli autostradali”. Lo dice oggi il deputato regionale Danilo Lo Giudice e sindaco di Santa Teresa di Riva-ME “Appunto per questo accolgo favorevolmente l’idea dall’assessore regionale Marco Falcone di aprire gratuitamente i caselli durante il fine settimana, in modo da rendere il traffico più scorrevole e riconoscere ai cittadini-automobilisti il diritto a non pagare per quello che di fatto è un disservizio”. L’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture Marco Falcone, ieri ha annunciato che domenica prossima saranno messe in campo da parte del Cas (Consorzio Autostradale Siciliano) ulteriori azioni di supporto e assistenza agli automobilisti, oltre che di coordinamento della viabilità anche prevedendo, fra le alternative, quella di aprire i caselli al passaggio gratuito dei veicoli.
Tuttavia e risaputamente, non accade che s’intasa la viabilità solo quando ci sono le manutenzioni sull’autostrada, bensì succede spesso, specialmente d’estate con l’arrivo (per fortuna e ben vengano) di villeggianti e turisti, così anche nei fine settimana di festività importanti, oppure quando ci sono interruzioni per piovosità, frane e cedimenti vari. Disagi, impedimenti, file, ecc. che si sarebbero notoriamente potuti evitare già da tempo.
Infatti se il precedente Sindaco di Santa Teresa di Riva (ora Sindaco di Messina e della Città Metropolitana) e quello attuale nonché Onorevole, come pure i penultimi e ultimi Sindaci della Vallata dell’Agrò (ME) di Savoca (questo attuale anche ex Assessore Regionale alle Infrastrutture nel precedente Governo di centrosinistra), Casalvecchio, Antillo, Roccafiorita, Limina, Forza D’Agrò e Sant’Alessio Siculo, insieme alla Unione dei Comuni delle Valli Joniche, avessero almeno congiuntamente presentato al Cas (Consorzio Autostradale Siciliano) l’annoso progetto inerente lo svincolo autostradale sull’A/18 con uscita tra Sant’Alessio Siculo (ME) e Santa Teresa di Riva, adesso probabilmente il progetto sarebbe già stato esecutivo se non anche cantierabile o persino in fase di realizzazione.
Si sarebbe così servito in modo diretto il transito veicolare autostradale, da e per tutta la Vallata dell’Agrò, il cui comprensorio ha circa 20 mila abitanti che nei fine settimana e particolarmente durante le belle stagioni si raddoppiano se non pure si triplicano.
Invece accade e regolarmente nei fine settimana, soprattutto nelle festività importanti (Natale, Capodanno, Pasqua), ponti lavorativi e sistematicamente d’estate, per cui il transito di villeggianti e turisti si scarica lungo il budello della vecchia Strada Statale 114, sicché per raggiungere gli svincoli di Roccalumera dal lato Messina oppure Taormina-Nord dalla parte di Catania, si creano interminabili serpentoni di mezzi.
Un intasamento asfissiante per gli stessi abitanti locali e particolarmente per gli automobilisti, turisti, mezzi di servizio come quelli dei Vigili del Fuoco o le autombulanze, i quali devono fare gli slalom a sirene spiegate sempreché non rimangono bloccate in lunghe file pure di chilometri.
I trasversali politici di questa zona appartenenti a tutte le estrazioni che governano da sempre la Sicilia, sono sette anni che declamano, fanno incontri, rilasciano dichiarazioni e spendono soldi per un progetto esistente solo sulle carte comunali (con la compiacenza di professionisti e propagandisti a seguito) e ciò, di tutta evidenza, per soli fini promozionali ed elettorali.
Il risultato è il decennale caos viario territoriale. E lo sarà ancora per anni, almeno fino a quando non ci sarà questo svincolo autostradale per la Valle dell’Agrò.
C’è da immaginare che l’attuale Assessore Regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, come tutta la Giunta regionale di centrodestra del Presidente Nello Musumeci, non ne sapranno nulla di questa kafkiana vicenda dello svincolo per la Vallata dell’Agrò.
Gliela si rende nota con gli articoli appresso “Svincolo autostradale di Santa Teresa di Riva (ME). Per il Ministero nulla osta alla Convenzione con il CAS” e un altro del 2018 dall’eloquente titolo “Svincolo A-18 a Santa Teresa di Riva (ME). Una farsa lunga sei anni”.
Un’opera, questa dello svincolo autostradale per la Vallata dell’Agrò, che sarebbe anche foriera di benefici commerciali e turistici e dunque occupazionali, grazie a collegamenti rapidi con l’aeroporto internazionale Fontanarossa di Catania e al trasporto celere di merci e prodotti vari della zona ai diversi scali aerei e navali per destinazioni e mercati nazionali ed esteri.
Ma questa è purtroppo la Sicilia, Isola impareggiabile come clima, natura, bellezza, aria, mare, montagna, cucina, archeologia, ma poi c’è il decennale incancrenito sistema pubblico-politico.
A
dduso Sebastiano
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