Sono 5,8 milioni gli italiani che ricevono una pensione inferiore a 1000 euro al mese, il 37,5% del totale (15,5 milioni di pensionati), in calo dal 38% nel 2015. Lo rivela l’Inps nel rapporto annuale presentato oggi dal Presidente Tito Boeri.
LA RADIOGRAFIA DELLE PENSIONI
I dati analizzati nel dettaglio rivelano che 1,68 milioni di pensionati ricevono meno di 500 euro al mese, il 10,8% del totale, e 4,15 milioni si fermano a 999 euro al mese, il 26,7%. Per le donne, la percentuale di chi riceve meno di 1.000 euro al mese sul totale delle pensionate è del 46,8%, per gli uomini invece è del 27,1%.
Il 21,8% invece, circa il 3,38 milioni di pensionati, non supera quota 1.500; mentre il 17,9% percepisce assegni fino a 1.999 euro al mese. Sono invece il 10,6%, circa 1,6 milioni, a godere di una pensione di poco inferiore a 2.500 euro; mentre a percepire assegni di circa 3.000 sono il 5,4% del totale, 845 mila persone. Solo il 6,8% infine riceve una pensione di oltre 3.000 euro al mese.
LE PAROLE DI BOERI
Il presidente Boeri ribadisce che il blocco dell’adeguamento all’aspettativa di vita per la pensione di vecchiaia “non è una misura a favore dei giovani”, e rischia di scaricare sulle generazioni future i costi di questo mancato adeguamento. Parlando ancora di giovani, per Boeri l’unica strada possibile per mettere i nostri ragazzi in condizione di accedere a una pensione dignitosa è “fiscalizzare una componente dei contributi previdenziali all’inizio della carriera lavorativa per chi viene assunto a tempo indeterminato”.
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