“Non ci casco! … Se ci casco denuncio!”, l’opuscolo prodotto in occasione dell’iniziativa su come evitare le truffe organizzato dai sindacati dei pensionati
SPI CGIL-FNP CISL Pensionati e UIL Pensionati e le truffe agli anziani
Castellammare di Stabia – “Non ci casco! … Se ci casco denuncio”, questo il titolo del piccolo manuale che è stato omaggiato a cittadini che sono intervenuti all’iniziativa organizzata dai sindacati territoriali SPI CGIL, FNP CISL Pensionati e UIL Pensionati.
Un manuale di consigli utili per evitare le truffe, soprattutto contro gli anziani, dunque “Sicurezza anziani – come evitare le truffe” che è stato l’argomento trattato durante la mattinata a cura del Dirigente dal Commissariato di Polizia Vincenzo Gioia, dal Capitano della Compagnia dei Carabinieri Carlo Venturini e dalla Psicologa Alessandra Noia.
Per conto delle tre organizzazioni sindacali ha avviato i lavori, il segretario dello SPI CGIL di Castellammare Antonio De Luca che, dopo una premessa di natura generale nella quale ha sottolineato l’importanza di essere informati su questo grave fenomeno per prevenirlo, ha invitato i presenti a farsi portavoce della necessità di essere attenti, di rivolgersi presso le sedi sindacali per un possibile aiuto ma soprattutto di denunciare ogni tipo di truffa.
A
nalogo invito è stato rivolto ai presenti dal Dirigente dal Commissariato di Polizia Vincenzo Gioia, che ha articolato il suo interessante intervento portando alcuni tipici esempi delle truffe che si consumano nei confronti degli anziani.
Ultima in ordine di tempo e nuovo nel suo genere, quindi poco conosciuta e dunque ancora più pericolosa, la truffa tramite le farmacie.
Il truffatore acquista un prodotto e dunque si fa inserire nel gruppo WhatsApp della farmacia che dispensa omaggi relativamente agli acquisti e dunque viene in possesso di “preziosi” numeri telefonici.
Contatti che utilizzerà presentandosi come collaboratore della farmacia, e dunque una serie di stratagemmi per fare la truffa.
“Non fate entrare mai nessuno in casa – è stato l’accorato appello di Gioia – non dare fiducia a prescindere, dovete essere guardinghi e al minimo dubbio contattateci. Noi comunque saremo vicino a voi per cercare di prevenire la truffa”.
Ulteriore invito è stato quello scaricare l’applicazione “YouPol”, uno strumento utile per segnalare, in maniera anonima, episodi di criminalità, di estorsioni, usura, ma anche episodi di comune delinquenza e che tanto utile può essere per segnalare le truffe.
Un’applicazione facile, ha spiegato Gioia, messo in campo dalla Polizia, che può contribuire a dare maggiore sicurezza ai cittadini.
“Una iniziativa importante – ha esordito il Capitano della Compagnia dei Carabinieri Carlo Venturini – che interessa una fascia debole di cittadini e un’occasione per noi per poterci confrontare, cosa che non è frequente relativamente ai nostri tanti impegni”.
Anche il capitano dei Carabinieri ha portato ad esempio episodi di truffa agli anziani, a cominciare da quello classico del falso carabiniere o al falso avvocato che dopo aver creato tensione e preoccupazione raccontando di un falso incidente o altra disgrazia di un parente dell’anziano, si presenta a casa chiedendo soldi per affrontare il problema del parente.
Truffe porta a porta e per questo l’ulteriore raccomandazione a non aprire a nessuno, cercando comunque di non isolarsi, per poter chiedere aiuto.
Consigliabile e opportuno è contattare le forze dell’ordine e nella disgraziata ipotesi di truffa avvenuta va comunque segnalato perché “prima o poi li becchiamo”.
Alcuni anziani hanno portato la loro testimonianza raccontando episodi di come sono stati truffati, dalla classica truffa dello specchietto, a quella che coinvolgeva parenti e conoscenti.
Ma anche truffe scaturire da organizzate distrazioni e dunque, ha raccontato un anziano, furto del portafoglio, utilizzo del bancomat, con tutto ciò che ne consegue.
Tante sono le tipologie di truffe che sono messe in atto e soprattutto nei confronti degli anziani, con visite a casa di falsi operai, falsi agenti delle forze dell’ordine, falsi dipendenti di aziende di servizi, falsi infermieri e medici, assicuratori, procacciatori di abbonamenti per riviste, oltre a quelle relative ad acquisti on line, contratti non stipulati, offerte di ogni tipo, finti maghi e cartomanti, ricerca di compagnia on line per chi è solo o sola, televendite e tanto altro ancora.
A truffa avvenuta i danni, oltre a quelli materiali, sono anche e soprattutto di natura psicologica.
A questo proposito l’intervento della psicologa Alessandra Noia che da subito ha sostenuto che l’informazione e la condivisione sono la migliore prevenzione.
Positivamente ha dunque salutato l’organizzazione di questo evento, non solo per aiutare a non cadere nei trucchi di questi malviventi ma anche per denunciare, Un dato allarmante, su dieci persone truffate, solo due denunciano.
“Questo accade – ha affermato Noia – perché si creano vissuti emotivi per i quali c’è il rifiuto e la vergogna ad ammettere che si è stati truffati. Rabbia, frustrazione, vergogna e senso di colpa e nelle situazioni più gravi, il mettere in discussione la propria persona”.
Si arriva all’isolamento, ha ancora detto, sino alla sindrome depressiva.
Il consiglio che la psicologa ha voluto dare all’attenta platea, di non isolarsi, per interrompere il circuito della vergogna e del senso di colpa.
Dunque attenzione massima, non dare fiducia a chi non si conosce, provare a seguire i consigli e i suggerimenti che costantemente sono diffusi e anche quelli riportati nell’utile e simpatico piccolo manuale, prodotto dalla CGIL, CISL e UIL Pensionati, liberamente tratto dall’opuscolo “Faccio ballare l’occhio” – Consigli sulla sicurezza contro le truffe agli anziani – a cura del Comune di Lodi.
Hanno portato il loro saluto l’assessore alle Politiche Sociali, Antonella Esposito, i segretari regionali Angelo Finizio (FNP CISL Pensionati) Franco Tavella (SPI CGIL Pensionati) e Fernando Olivieri per la UIL Pensionati.
Ha moderato i lavori dell’interessante mattinata, il giornalista Enzo Lamberti.
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