Stagione a rischio per la struttura della Penisola Sorrentina nella quale si è consumata la violenza sessuale di gruppo della quale fu vittima una turista di 50 anni: insulti e recensioni negative sul web
Lo stupro di gruppo avvenuto in una nota struttura alberghiera di Meta, del quale sono stati accusati alcuni dipendenti, rischia di intaccare, di riflesso, l’economia del settore in vista della stagione estiva.
L’accaduto ha interessato la cronaca delle ultime settimane scatenando una dura reazione non solo nei confronti del brano assalitore ma anche verso la struttura in cui si è consumata la violenza. Quella che sta per aprirsi sarà un’estate nera per (almeno) la struttura in questione, già raggiunta da numerosi insulti e recensioni negative
L’azienda si è dichiarata ovviamente estranea ai fatti, non potendo essere responsabile del comportamenti di soggetti dipendenti della struttura. I commenti negativi, apparsi sulle pagine social e diversi siti, sottolineano la poca sicurezza presente all’interno dell’hotel.
Anche il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, ha ribadito la volontà del Comune di costituirsi come parte civile nel processo e ha sottolineato: “Se vorrà potrà tornare, sarà il modo per dimostrare alla signora e a tutti la nostra cultura di ospitalità. Dobbiamo esprimere solidarietà alla signora e difendere gli operatori turistici e i lavoratori stagionali”.
Intanto nei giorni scorsi gli ex dipendenti della struttura, accusati di aver stuprato la 50enne, sono stati ascoltati dal gip di Torre Annunziata, i quali avrebbero tentato l’alibi della consensualità della donna. Per quanto riguarda la provenienza delle droghe tutti e 5 i soggetti, attualmente detenuti a Poggioreale, hanno dichiarato di non saperne la provenienza e di non aver dato alcuno stupefacente alla turista. Ora si attende la decisione del gip, che dovrebbe arrivare entro oggi.
Lascia un commento