A causa dell’incendio furono rasi al suolo circa 18 ettari di vegetazione
S
conto di pena per C. De Martino, l’uomo di 61 anni che nell’agosto del 2017 appiccò l’incendio sul monte faito, che ne devastò la vegetazione. In base a quanto deciso inizialmente, il gup del Tribunale di Torre Annunziata lo condannò in primo grado a sei anni e due mesi di carcere. Attualmente la pena sarebbe invece di cinque anni di reclusione, duemila euro di spese legali e un risarcimento danni da stabilire in separata sede, secondo quanto deciso dalla quinta sezione penale della Corte d’appello di Napoli.
De Martino fu incastrato da alcuni video che lo filmavano mentre raggiungeva monte Faito a bordo della sua motoape, pochi minuti prima che divampasse il rogo, e mentre tornava nella sua casa di Moiano, immediatamente dopo lo scoppio dell’incendio. I carabinieri di vico Equense, perquisirono l’abitazione dell’uomo, trovandoci delle bottiglie di plastica dove sarebbe stata contenuta la benzina per commettere l’incendio.
Ieri in aula, il 61enne era accompagnato da alcuni parenti; il suo avvocato Alfonso Piscino ne aveva chiesto l’assoluzione o, in seconda battuta, che gli venisse attribuita la responsabilità di un reato meno grave rispetto all’incendio boschivo, ma così non è stato. (Fonte Il Mattino)
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