A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alessandro Pellegrini, procuratore di Sarri
“Vagheggi non poteva dire che Allan era senza benzina. Non voglio neppure commentare la partita con la Roma, il calcio è fatto di episodi. Udine è una parentesi che proverei a cancellare, a Milano l’arbitro ha permesso all’Inter di giocare nel miglior modo possibile. Il Napoli non deve vincere grazie agli errori arbitrali, ma questi non ci favoriscono mai e non sono d’accordo con Spalletti quando dice che ieri la partita doveva finire in pareggio perché per le occasioni create dal Napoli sono state tante. Contro Atalanta, Torino e Frosinone il Napoli deve assolutamente vincere. Un professore deve far crescere medici bravi, ma se poi invece di salvare l’umanità questi fanno del male non ci può fare niente, questo per dire che se si creano 6 palle gol contro la Roma, almeno uno deve entrare. Noi non abbiamo la fortuna della Roma perché quel tiro di Nainggolan poteva passare solo lì per fare gol, si parla di un centimetro, lo stesso che a Torino beffò Reina.
Siamo in credito con la fortuna e mi auguro che nelle restanti partite si facciano le stesse prestazioni come quella con la Roma e che queste occasioni da gol si concretizzano.
Jorginho? In realtà non è l’unico a dettare i tempi, il secondo palleggiatore è Albiol. Ieri, con Pjanic su Jorginho, giocavamo su Albiol e il pressing la Roma l’ha pagato perché nella ripresa eravamo più freschi. Siamo padroni del nostro destino e vincendole tutte e tre chiuderemo il campionato al secondo posto.
Se l’allenatore ha deciso di togliere Allan avrà avuto le sue ragioni, poi se non può dire la motivazione in virtù del silenzio stampa è un altro discorso. Potrebbe essere stata una scelta tattica, poi che sia stato Totti a far scatenare un’azione o un altro calciatore non cambia, Nainggolan non doveva essere messo nella condizione di calciare, ma non possiamo pensare che squadre come Roma e Juve non facciano un tiro in porta, ma poi vincono la partita. Non voglio pensare alla malafede degli arbitri, a noi mandano sempre quelli più preparati e credo che se nel dubbio non si sbandiera, questo concetto deve valere per tutti, non significa piangere, ma constatare.
La Juve è forte soprattutto mentalmente, molte partite l’ha vinte col carattere e il Napoli non lo sa fare.
Abbiamo visto una reazione del Napoli in termini di personalità e anche ieri ha giocato con personalità facendo la propria partita. Non ero all’Olimpico, ma ad ogni occasione mancata Spalletti si faceva il segno della croce, gli sono venuti i crampi, poi l’ha vinta lui, ma non butto via niente, se non quei 10 secondi. Movimenti sbagliati ci possono stare nell’arco di una partita, ma non sono abituato a buttare via il bambino dal balcone, dobbiamo crescerlo insieme.
Futuro? Sarri sta lavorando per preparare in maniera attenta la prossima partita che è quella più importante. In questo momento le distrazioni non servono perché solo facendo tre vittorie si potrà dire di aver fatto un grande campionato. Poi, per il resto c’è sempre tempo.
Nessuno vuole imbavagliare la stampa, ma l’assenza di comunicazione da parte di Sarri consente a tutti di parlare. Mi avrebbe fatto piacere che ci avessero permesso di parlare dopo la partita con la Roma, ma Sarri è un dipendente e si attiene”.
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