Dopo la sparatoria avvenuta ai baretti di Chiaia nella notte tra sabato e domenica, Napoli è ancora scossa.
L
a polizia è ancora a caccia dei due sicari che hanno aperto il fuoco nel centro della movida napoletana, fuggendo poi su uno scooter e facendo perdere le proprie tracce.
Il Mattino, riporta la testimonianza di una ragazza rimasta coinvolta nell’agguato, ora ricoverata all’ospedale Pellegrini: “Ho sentito gli spari, la strada era affollata, sono scappata, una fitta mi ha lacerato la schiena, ho creduto di aver ricevuto una gomitata. Mi sono accorta di essere stata colpita solo quando sono arrivata a casa e mi sono messa a letto: è stato allora che mi sono accorta della macchia di sangue che si stava allargando”.
Intanto in città reagisce con con forza contro tali atti di violenza. Ieri un flashmob, organizzato in occasione della terza giornata della Festa regionale dei Verdi, ha dato voce alla rabbia e alla paura dei ragazzi dai 15 ai 25 anni, che si sono riuniti per chiedere più sicurezza e controlli: “Non è possibile che dobbiamo uscire la sera con la paura di essere accoltellati o sparati da orde di baby gang che operano indisturbate e impunite”.
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