C
redo, dice Mascolo, che qualche candidato a sindaco debba fare un po’ di chiarezza nelle sue idee. Tre giorni fa ha dichiarato che i suoi sfidanti non volevano il confronto, salvo poi essere puntualmente smentito.
Ora contesta l’assenza di pubblico in un’iniziativa organizzata dalla redazione di un sito web che, solo qualche giorno fa, aveva organizzato lo stesso confronto tra candidati a Castellammare, in maniera impeccabile e giornalisticamente ineccepibile.
Pare di capire che ciò che adesso non convince è l’assenza di una claque che con fischi, applausi o magari suggerimenti, possa dare il senso della forza elettorale e peso ai contenuti.
Ignorando però che anche nel confronto con la presenza del pubblico, nessuno, come giusto che sia ha potuto fare domande ai candidati. Non si riesce quindi a comprendere se il problema sia la difficoltà di dare risposte o la necessità di avere il tifo urlante dalla propria parte, qualora lo avesse. Da sempre i confronti tra candidato a sindaco di ogni città si svolgono secondo regole chiare e precise. Non mi pare, ad esempio, che quello tra i candidati a sindaco di Roma, su Sky, si sia svolto al Colosseo tra leoni e centurioni.
Se qualcuno ha paura di confrontarsi accampando in ogni momento scuse o eccezioni, lo dica subito, evitando però questo fastidioso stillicidio privo di alcuno fondamento.
In ogni caso noi siamo pronti al confronto.
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