C
on il voto del 4 Dicembre gli Italiani avevano espresso il loro fermo “desiderio” di cambiare sia il pastore Serafino, che il suo gregge politico, compresi i fedeli “amici” dell’uomo che lo hanno sempre accompagnato nei mille giorni del suo governatorato .
Non era mai successo negli ultimi anni che una percentuale cosi’ alta di votanti si fosse recata alle urne. Gli Italiani in quest’ultima tornata elettorale hanno capito l’importanza del voto, e con suffragio di milioni di “No”, erano convinti che in Italia qualcosa potesse cambiare.
Invece ancora una volta No’, l’andazzo non e’ cambiato, e la situazione politica si e’ ulteriormente aggravata, visto che :
Il Presidente della Repubblica, dopo aver fatto le dovute consultazioni, ha dato mandato a Paolo Gentiloni, appartenente allo stesso gregge renziano, di formare un nuovo Governo; Per gli addetti ai “lavori”, e’ stato facile ribaltare i risultati del voto.
Con il novello Governo, e’ cambiato il pastore, e qualche pecorone nero, mentre le pecorelle anche quelle smarrite, hanno ritrovato un posto al sole nel recinto dei monti romani.
Promoveatur ut Amoveatur
Alcuni esponenti di spicco del vecchio Governo, hanno gia’ avuto la promozione sul campo, altri l’avranno appena le acque si calmeranno.
Siamo in Democrazia, e nonostante cio’ si sono assunti degli atteggiamenti da Dittatura, il Popolo e’ stato offeso 2 volte, avra’ tutto il tempo di riflettere fin quando non vi saranno le nuove elezioni nel Febbraio 2018.
Nel frattempo continueremo ad essere governati dagli stessi pastori e dallo stesso gregge, a Natale i Napoletani faranno rivivere le gesta di questi ultimi politici nelle raffigurazioni dei pastorelli messi sotto l’albero di Natale.
Non vi sara’ posto per il “Miravigghiatu da rutta” (meravigliato della grotta).
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