Sri Lanka, raffica di esplosioni contro chiese e hotel, almeno 207 morti. Sette arrestati: la Farnesina al lavoro mette a disposizione un numero per le informazioni.
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asqua di sangue quasi annunciata in Sri Lanka dove si sono avute una raffica di esplosioni contro chiese e hotel che hanno causato almeno 207 morti e 450 feriti tra cui anche turisti stranieri. Tutte le esplosioni si sono verificate alle 8.45 (le 4.30 in Italia). Ancora nessuna rivendicazione.
Il governo aveva già lanciato da giorni l’allerta contro possibili attentati di matrice jihadista tanto che il capo della polizia, allertato da un servizio straniero di intelligence, aveva emanato un’allerta a livello nazionale l’11 aprile, segnalando il rischio di attentati kamikaze contro “chiese importanti” e contro la rappresentanza diplomatica indiana a Colombo, pianificati dal gruppo radicale islamico National Thowheeth Jama’ath (Ntj). Il gruppo è noto dall’anno scorso, quando era stato collegato ad una serie di atti vandalici contro simboli buddisti.
L’attacco non è stato ancora rivendicato, ma il governo ha assicurato che i responsabili dell’atto terroristico di matrice religiosa sono stati identificati e saranno presto arrestati. Tutte le celebrazioni pasquali sono state annullate ed è stato imposto il coprifuoco con effetto immediato e fino a nuove comunicazioni. Sospeso anche l’utilizzo dei social network.
La Farnesina è al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani e ha messo a disposizione un numero per segnalazioni: +390636225.
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