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asquale Padalino, allenatore delle Vespe, è intervenuto in conferenza stampa allo stadio “Romeo Menti” alla vigilia del derby Paganese – Juve Stabia che si giocherà al Marcello Torre di Pagani nella giornata di domani.
Le sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it:
“Sono orgoglioso perché la squadra sta raggiungendo una identità che prima non aveva. All’inizio i risultati non sono arrivati ma la voglia di migliorarsi è stata importante ed ha lasciato un segno. Alleno ottimi ragazzi ed ottimi calciatori quindi fa molto piacere per loro ed oggi tutti devono riconoscere alla Juve Stabia la voglia di essere protagonista nel torneo.
Purtroppo anche con la Paganese avremo 10 indisponibili, tra cui Esposito, Borrelli e Suciu. Per quanto riguarda Troest, il danese è in via di recupero e sarà pronto dopo la sosta.
Paganese – Juve Stabia è un derby sentito e come tutti i derby sono sempre gare particolari dove entrambe le squadre hanno tanta voglia di vincere. È mancato il tempo materiale per preparare bene la gara e forse questo è l’aspetto che più può condizionare la prestazione. La problematica principale è inoltre la stanchezza fisica che rischia di incidere su tutte e due le compagini.
Da quando sono a Castellammare cerco di dare il meglio di me ma per tutte le cose ci vuole il tempo necessario. Come per la primavera, stagione in cui fiorisce la natura, che è frutto dell’attesa invernale. Invito sempre ad immedesimarsi nel ruolo di chi si va a criticare perché spesso si danno giudizi in modo troppo affrettato. L’allenatore deve convivere con situazione da risolvere spesso più difficili di quanto sembrano da casa. L’esonero non mi ha mai spaventato perché fa parte del mio mestiere ed in passato l’ho anche ricevuto in modo a mio avviso insensato.
Non andiamo ancora al massimo perché speriamo di accelerare ancora nelle prossime settimane. Possiamo sempre migliorare.
Il filotto di cinque vittorie esterne di fila fa piacere ed è merito non solo mio ma di tutti; in questa stagione però non c’è differenza tra il giocare in casa e fuori casa.
Approfitto del tema covid per esprimere il cordoglio mio e dello staff per la scomparsa di Antonio Vanacore. Alla sua famiglia, alla Cavese ed ai suoi cari va la nostra vicinanza.”